Usa 1972,
What's Up, Doc?
con Barbra Streisand, Ryan O'Neal
regia di Peter Bogdanovich
Il musicologo Howard Bannister accompagnato dall'accigliata fidanzata Eunice, va a San Francisco come finalista di una borsa di studio. Judy intraprendente fanciulla combina guai s'invaghisce dell'imbranato studioso e suo malgrado lo aiuta a districarsi nella competizione e soprattutto nell'intricata vicenda di quattro borse uguali..
Peter Bogdanovich è uno di quei registi che proviene dalla critica, grande appassionato di cinema classico e in questa sua opera intende omaggiare la commedia screwball degli anni '30: il rimando dello scienziato svanito vittima di una corteggiatrice troppo intraprendente è ovviamente Susanna! del 1938 con Cary Grant paleontologo distratto oggetto delle insistenti attenzioni di una vulcanica Katharine Hepburn.
L'intento retrò di Ma papà ti manda sola? è chiaro fin dal primo fotogramma: i titoli di testa sono impaginati come un album, nello stile tipico delle commedie degli anni '30 e '40. Terminati i titoli, la didascalia once upon a time (c'era una volta) introduce il motivo della valigetta che complicherà la vicenda con i continui scambi tra i quattro modelli uguali che contengono gli effetti personali di Judy, le pietre ignee di Howard, i gioielli di una vecchia riccona e dei documenti segreti dello Stato americano.
La scelta di ambientare la vicenda a San Francisco non è casuale: le sue famigerate discese daranno modo di trasformare l'inseguimento finale in una perfetta ricostruzione delle comiche di Mack Sennett (ci sono anche i due classici manovali che trasportano una lastra di vetro destinata a finire in frantumi dopo aver schivato mille pericoli).
L'omaggio a una felice stagione cinematografica scomparsa non è priva però di frecciatine al presente: nell'happy end, sbattendo le palpebre, Barbra Streisand cita "L'amore è non dover mai dire mi dispiace" e Ryan O'Neil reduce dal successo di Love Story da cui la battuta è tratta, le risponde di non aver mai sentito frase più cretina. Da innamorata della commedia brillante, mal disposta verso i filmoni strappalacrime, non posso che dirmi d'accordo.
Commenti