In brevissimo tempo Sky Arte si sta confermando un canale molto interessante anche per le serie televisive: dopo il grottesco Appunti di un giovane medico è la volta di una serie scandinava ad intrigarmi con i suoi colpi di scena ambientati nel mondo dell’arte.
The Spiral narra di un artista concettuale Arturo alla guida di una factory di giovani artisti con cui realizza delle performance al limite della legalità con l’intento di creare scalpore e attirare l’attenzione sulle contraddizioni del nostro tempo.
Il pilot si apre con la partecipazione di Arturo al party per festeggiare l’acquisto di un’opera d’arte costosissima da parte di un magnate che ha appena chiuso la sua azienda mandando a spasso centinaia di persone. Arturo fa piovere sugli invitati una pioggia di euri falsi ma per realizzarli ha usato una vecchia macchina della zecca nazionale che avrebbe dovuto esser demolita con l’ingresso dell’Euro. Per questo Arturo viene arrestato ma i suoi giovani accoliti portano avanti il suo progetto più importante: rubare sei opere da sei importanti musei in sei nazioni diverse e realizzare un’immensa caccia al tesoro sfruttando il sistema postale. Il senso dell’operazione è quello di attrarre l’attenzione sulle grandi corporazione che sfruttano il mercato dell’arte per riciclare denaro ed evitare il fisco.
Il piano riesce ma da iniziano anche a morire i personaggi coinvolti, a partire da Arturo, confinato in una camera d’ospedale piantonata dalla polizia..
Da questo punto il tema dell’arte passa in secondo piano e la serie si trasforma in un thriller più convenzionale ma comunque avvincente, con i ragazzi che cercano di capire chi è sulle loro tracce e i poliziotti dell’Europol sezione arte che devono portare a casa l’indagine anche per non vedersi tagliati i fondi.
A colpire non è tanto l’ambientazione fine a sè stessa nel mondo dell’arte ma l’ambito scelto quello dell’arte concettuale piuttosto ostica ai più e la perfetta aderenza al momento storico che stiamo vivendo dove l’arte stessa diventa vittima/strumento delle grandi corporazioni.
Forse la prima serie chiaramente incentrata sulla crisi globale, da vedere anche solo per quello.
Possibile reperire la serie svedese che èoscurata dalla versione francese che non ha nulla a che vedere? Grazie
Scritto da: Daniela | 13 marzo 2021 a 00:28