Italia 2005
con Roberto David Purvis, Simonetta Solder, Valentina Lodovini
regia di Federico Greco e Roberto Leggio
Il ritrovamento a Montecatini di un presunto diario di Lovecraft potrebbe essere una scoperta straordinaria che dimostra l’origine italiana di parte dei miti di Cthulhu e soprattutto dei racconti ambientati a Innsmouth, ispirati alla mitologia del Filò, racconti tradizionali del Polesine che il Solitario di Providence avrebbe visitato nel suo presunto viaggio italiano del 1926.
Una troupe italoamericana cerca di ricostruire i legami tra i racconti di Lovecraft e la mitologia locale degli uomini pesce ma l’esperienza finirà in un incubo..
Recupero con colpevole ritardo questo mockumentary costola (in teoria racconterebbe il backstage) del breve documentario H.P.Lovecratf - Ipotesi di un viaggio in Italia diretto da Federico Greco nel 2004.
Si tratta di una produzione indipendente che gioca con intelligenza sui meccanismi della paura, suggestioni, timor panico dei luoghi abbandonati e riconquistati dalla natura..
L’inizio arranca un po', forse anche per la difficoltà di seguire i dialoghi americani (la copia che ho reperito non era sottotilata) e oggettivamente la discesa nei cunicoli della chiesa di Loreo è un po' ridicola e poco credibile ma pian piano la pellicola si fa più avvincente a partire dalla storia del giovane studente di antropologia scomparso nelle acque del Po per culminare nelle riprese del villaggio abbandonato nelle golene del grande fiume dove il tecnico del suono invece che sentire la voce del documentarista sente in cuffia una vecchia nenia locale.
Un film in grado di trascendere la vicenda specifica che narra e creare suggestioni orrorifiche comuni a tutte le latitudini, un pò come il titolo scelto dove L. si può leggere come l’iniziale del maestro dell’incubo, Lovecraft o assimilarne il suono al vocabolo inglese dalla stessa fonia: Hell, inferno.
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