Italia 1988 con Beatrice Dalle, Daniel Ezralow, Omero Antonutti regia di Marco Bellocchio
Davide, un giovane psichiatra, incontra Maddalena per preparare la perizia della donna, accusata di aver aggredito il cacciatore che voleva molestarla. Da subito l’uomo rimane affascinato dalla ragazza che dichiara di esser nata l’8 gennaio del 1630 e finisce per condividere le visioni di Maddalena, del suo passato di strega destinata al rogo..
Film controverso, molto amato soprattutto dal pubblico oppure stroncato, principalmente dalla critica. Fa parte della cosiddetta trilogia psicanalitica sul femminile iniziata col precedente Il diavolo in corpo (1986) e terminata nel 1991 con La condanna.
La visione del sabba ha un grande impatto visivo che trae ispirazione dalla pittura del XVI secolo ma dal punto di vista psicoanalitico non aggiunge nulla di nuovo alla dicotomia maschile/ragione/fuoco femminile/sogno/acqua che la pellicola rimarca molto. Le parti notturne o ambientate nel passato sono le più avvincenti per il fascino della composizione e delle luci: sequenze oniriche in cui la comunicazione è spesso affidata alla danza (inutile ricordare che Daniel Ezralow è un affermatissimo ballerino e coreografo). I segmenti diurni dove domina la parola vanno un po’ a discapito di un’opera che si muove sul limite tra reale e immaginario, del resto il tema della follia è fondamentale in tutta la teoretica del regista e forse quello che resta maggiormente del film è proprio il parallelo tra la scena iniziale con gli inquisitori che esaminano la strega nel ‘600 e il collegio di psichiatri che studiano la pazza ai nostri giorni: passano i secoli ma la libertà di esprimersi dell’individuo, specie se donna, resta sempre ostracizzata.
La figura di Maddalena incarna un femminino complesso e misterioso come il suo rapporto contrastato con il sesso che dai vari dizionari viene raccontato come piuttosto esplicito nella pellicola (Il Mereghetti lo definisce soft core) ma i voyeuristi non si lascino tentare: La visione del sabba non mostra niente di più di quel che potete vedere in una normale serie targata HBO.
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