Reap the wild wind
USA 1942 Paramount
con Ray Milland, Paulette Goddard, John Wayne, Raymond Massey, Susan Hayward
regia di Cecil B. De Mille
Florida 1840, la bella Lucy si innamora del capitano Jack Stuart sopravvissuto al naufragio pilotato della propria nave da parte del perfido Culter che organizza naufragi comprando l’equipaggio per poi rivendere il carico recuperato. Il naufragio costa a Stuart il sogno di guidare la Stella del Sud uno dei primi battelli a vapore della compagnia. Per perorare la causa dell’amato, Lucy, in visita a Charleston da una zia, non esita a flirtare con l’avvocato Tolliver che la chiede in sposa. Lucy rifiuta la proposta ma Stuart, raggirato da Culter teme che Tolliver, appena diventato il nuovo capo della compagnia di navigazione, gli intralci la carriera e così si accorda con Culter per far affondare la Stella del Sud. Nel naufragio muore Dorina, cugina di Lucy che si era imbarcata clandestinamente sul battello per tornare dal proprio innamorato. La resa dei conti tra Stuart e Tolliver, rivali in amore, avverrà in fondo al mare, sulle tracce del cadavere della fanciulla..
Impossibile non cogliere il nesso tra Via col vento e Vento selvaggio nonostante l'azione del secondo film si svolga vent'anni prima del celeberrimo capolavoro; del resto Paulette Goddard fu tra le attrici provinate per il ruolo di Rossella e come Bette Davis in Jezebel paga con quest'opera il tributo al grande ruolo mancato. Non deve stupire quindi se l’indomita Lucy di Paulette Goddard non teme di scandalizzare la buona società di Charleston con lascive canzoni marinaresche, accompagnata da una Mamy (Louise Beavers) disperata perché non riesce a trasformarla in una perfetta signora e come Rossella Lucy crede di essere ciecamente innamorata dell'uomo sbagliato. Tolliver è derivazione di Rhett: anche se l’avvocato di Charleston è un damerino azzimato (ci vuole un po’ per accettare l’ondulata capigliatura di Ray Milland) però non esita a sculacciare la ribelle Lucy che lo rifiuta.
Nella prima parte del film il triangolo amoroso tra Lucy, Tolliver e il capitano Stuart tiene banco con divertenti scaramucce tra Tolliver e Lucy o Tolliver e Stuart, mentre nella seconda parte prevalgono i temi drammatici con il capitano Stuart che cede alle lusinghe di Culter per fare carriera, la morte di Dorina e lo svolgimento del processo. Il sospetto che una donna possa esser morta nel naufragio porta i due antagonisti a scendere sul fondo del mare per scoprire la verità. Quando si ritrova lo scialle di Dorina, Stuart è ancora disposto a seguire il suggerimento di Culter e fa il segnale convenuto perché il tubo che porta l’aria a Tolliver venga tagliato. La comparsa del calamaro gigante spinge Stuart a riscattarsi salvando Tolliver dai tentacoli della piovra e sacrificando la sua vita.
Cecil B. de Mille conferma la propria abilità di autore modulando questa vicenda marinara secondo i temi che caratterizzano la trama: si parte con una scanzonata commedia romantica e si finisce in un'avventura sottomarina dalle riprese subacquee spettacolari che valsero al film l’Oscar per gli effetti speciali.
Il capitano Stuart è interpretato da John Wayne: se è insolito vedere il Duca recitare in un film che non sia western è ancora più raro che interpreti il ruolo di un cattivo che si redime solo attraverso la morte.
La sfortunata Dorina è interpretata da Susan Hayward, qui in una delle sue prime prove, anche l’attrice diventerà famosa per ruoli di ben altro temperamento rispetto a quello di dolce innamorata interpretato in Vento Selvaggio.
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