110 anni fa, il 28 ottobre 1902 nasceva a Londra Elsa Lanchester, al secolo Elizabeth Sullivan. A dieci anni la bambina, che manifesta interesse per la danza prende lezioni a Parigi, alla scuola di Isadora Duncan fino al 1914 quando la Prima Guerra Mondiale la riporta a Londra.
Il debutto come ballerina avviene nel 1920 mentre quello di attrice teatrale è del 1922. Il debutto ufficiale su grande schermo in One of the Best risale al 1927, in quello stesso anno conosce un attore che sposerà due anni dopo, Charles Laughton. Benché Laughton sia omosessuale i due resteranno sposati fino alla morte di lui avvenuta nel 1962.
La coppia si trasferisce a Hollywood e Elsa Lanchester interpreta Anna di Clèves ne Le sei mogli di Enrico VIII (1933) di Alexander Korda che ha per protagonista Charles Laughton.
Nel 1935 arriva per la Lanchester il ruolo che segna indelebilmente la sua carriera, viene scelta per interpretare La moglie di Frankenstein, geniale sequel di Frankenstein (1931) diretto sempre da James Whale.
Il film si apre con un prologo in cui Mary Shelley, sempre interpretata da Elsa Lanchester, narra l’ipotetico seguito del suo celebre romanzo che ormai ben tutti conosciamo: la sposa appena tornata in vita è inorridita dalla bruttezza del compagno e lo rifugge. Il film è passato alla storia, oltre che per gli innegabili meriti artistici anche per la figura della Sposa dalla folle acconciatura verticale dovuta alla scarica elettrica e dalla ciocca di capelli bianchi sulle tempie.
L’attrice non avrà più ruoli di spicco come questo e la sua carriera si avvia ad essere quella di un’ottima caratterista.
Nel 1936 la troviamo ancora accanto al marito che veste i panni di Rembrandt ne L'arte e gli amori di Rembrandt ancora sotto la direzione di Alexander Korda.
Nel 1945 ha un ruolo nella pellicola di altissima suspense di Robert Siodmak, La scala a chiocciola. Nel 1948 compare in un altra bellissima pellicola in cui il marito ha il ruolo del vilain, Il tempo si è fermato di John Farrow.
Nel 1949 riceve la sua prima nomination agli Oscar come miglior attrice non protagonista per Le due suore commedia dei buoni sentimenti diretta da Henry Koster. Bissa la nomination nel 1957 con il ruolo di Miss Plimsoll, infermiera che sopporta con pazienta e polso di ferro le bizze del vecchio principe del foro Wilfrid Robarts (Charles Laughton) in Testimone d’accusa per la regia di Billy Wilder.
Nel 1958 è Queenie Holroyd, la zia di Kim Novak, strega che piange per amore nel romanticissimo Una strega in Paradiso di Richard Quine e la ricordiamo anche per un ruolo in Mary Poppins.
Alle caratterizzazioni cinematografiche l’attrice alterna un’intensa attività televisiva a partire dal 1955.
Elsa Lanchester si spegne all’età di 84 anni a Los Angeles, il 26 dicembre 1986.
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