L'attrice si è spenta per cause naturali il 15 dicembre 2013 a 96 anni
Joan de Beauvoir de Havilland nasce il 22 Ottobre 1917 a Tokio, come la sorella maggiore, l’attrice Olivia de Havilland. I genitori, padre avvocato e madre attrice hanno una relazione molto contrastata di cui la figlia secondogenita soffre molto, infatti dopo aver seguito madre e sorella in California, la quindicenne Joan torna a vivere per qualche anno con il padre. Nel 1934 si trasferisce definitivamente in America dove decide di entrare nel mondo dello spettacolo come la sorella. La madre le vieta di usare il nome di famiglia e Joan debutta sul grande schermo come “Joan Burfield” nella commedia romantica Non più signore che ha per protagonista Joan Crawford ma già nel secondo film del ‘37, A Million to One prende il nome d’arte con cui diventerà famosa, assumendo il cognome “artistico” della madre quando calcava le scene, Fontaine.
Il successo arriva nel 1939 con Gunga Din accanto a Cary Grant.
Leggenda vuole che ad un party l’attrice conversi con Selznick a proposito del romanzo di Daphne du Maurier, Rebecca proprio nel periodo in cui il produttore sta iniziando i provini per il debutto americano di Hitchcock, tratto dal testo della du Maurier. Joan Fontaine si aggiudica il ruolo della timida seconda signora de Winter ossessionata dal ricordo di Rebecca, la prima moglie.
Il lavoro le vale una nomination all’Oscar ma la statuetta arriva nel 1942 per il film del 1941 sempre diretto da Hitchcok, Il sospetto. A competere per l’ambita statuetta quell’anno c’è anche la sorella Olivia e la vittoria di Joan causa una rottura definitiva tra le due sorelle che non si frequentano più da allora nonostante qualche tentativo di riconciliazione.
Il rapporto conflittuale con la sorella e i genitori, soprattutto con la madre che pare preferirle la primogenita, spiega le fragilità e le insicurezze che la Fontaine sa interpretare così bene sullo schermo.
Benché abbia amato molto essere diretta da Hitchcock e Cukor (con cui lavora in Donne del ‘39) il film preferito dell’attrice è Il fiore che non colsi girato nel ‘43 per la regia di Edmund Goulding che le vale la terza ed ultima nomination agli Oscar.
Sempre nel 1943 è Jane Eyre nella trasposizione di Robert Stevenson, La porta proibita: il ruolo di Rochester è interpretato da Orson Welles.
Nel 1947 Joan Fontaine cerca di scrollarsi addosso il personaggio della donna insicura interpretando una diabolica moglie che avvelena il marito incolpando del delitto l'amante in La sfinge del male di Sam Wood, ma la pellicola non è passata alla storia a differenza del lavoro successivo il romantico ed ossessivo Lettera da una sconosciuta (1948) per la regia di Max Ophuls.
Per quanto abbia interpretato oltre una settantina di film, le pellicole per cui la Fontaine passa alla storia del cinema si concentrano tutte negli anni ’40, la ricordiamo ancora nel ruolo di Lady Rowena nell’Ivanhoe di Richard Thorpe del 1952, stesso anno in cui partecipa, non accreditata, all’Otello di Orson Welles.
Il declino del successo cinematografico la porta a dedicarsi alla televisione che comincia a frequentare dalla seconda metà degli anni ‘50.
Per fare personalmente gli auguri a Joan Fontaine per il suo 95° compleanno potete scriverle sua pagina ufficiale di Facebook
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