La storia Hüseyin Yilmaz emigrato in Germania nel 1964 che in un secondo tempo ha portato via dalla Turchia anche la moglie e i tre figli, raccontata dalla nipote Canan al piccolo di casa, il cuginetto Cenk mentre nonno Hüseyin annuncia di aver comprato una casa in Turchia, meta del prossimo viaggio di vacanze dell’intera famiglia, decisamente riluttante alla proposta..
Come dice Giancarlo Zappoli su Mymovies, si puo’ omai definire genere cinematografico la commedia sull’integrazione e il film di Yasemin Samdereli funziona benissimo quando gioca su queste corde: le vicende della famiglia a partire dall'amore del giovane Hüseyin per la bella Fatma, che la ventenne Canan rievoca per il piccolo Cenk, diviso tra la sua identità tedesca e turca, assume i toni di una fiaba lievemente surreale con una bella fotografia dai vividi colori smorzati dalla sovraesposizione.
Regge bene anche la parte finale del viaggio in Turchia con il lutto (annunciato) che ne segue e il finale con i fantasmi del passato che prendono per mano i personaggi del presente è di certo toccante.
Resta però di gran lunga più interessante il racconto dell’inizio dell’integrazione della famiglia Yilmaz con il divertente rovesciamento dei pregiudizi razziali: non sono tanto i tedeschi a discriminare i nuovi arrivati quanto Fatma, la moglie di Hüseyin e i figli a credere alla tremende dicerie che nel villaggio si dicono sulla lontana Almanya e a doverle sperimentare con mano. Quando però anni dopo torneranno in visita al villaggio faticheranno a riadattarsi alle precedenti abitudini.
Ai due piani temporali della storia, presente e rievocazione del passato, si uniscono anche delle immagini di repertorio che testimoniano il boom economico della Repubblica Federale Tedesca (la Germania ovest) e sono molto interessanti sia a livello storico (mi hanno ricordato molto l'emigrazione interna da Sud a Nord che negli stessi anni ha vissuto l'Italia) che come punto di vista insolito su una nazione che in questo momento è così ingombrante per il futuro europeo. Ah, nel film è presente anche un cameo della Cancelliera Angela Merkel.
Molto bello ed istruttivo!
Scritto da: Roy | 03 settembre 2012 a 18:09