The Dark Knight
Usa 2008 Warner
con Christian Bale, Heath Ledger, Gary Oldman, Michael Caine, Aaron Eckhart, Maggie Gyllenhaal, Morgan Freeman, Eric Roberts
regia di Christopher Nolan
Mentre Gotham City sembra aver trovato un paladino della giustizia nel Procuratore Distrettuale Harvey Dent, un nuovo criminale psicopatico, Joker, scala i vertici della malavita, iniziando col rubare i capitali della mafia ma puntando a uno scontro diretto con Batman che vuole costringere a rivelarsi pubblicamente..
Per prepararmi degnamente all'ultimo capitolo della saga di Christopher Nolan, ho ripassato diligentemente i due capitoli precedenti che pure avevo visto in sala e le impressioni sono un po’ cambiate. Sette anni fa scrissi un post piuttosto tranchant su Batman Begins che rivisto oggi mi ha invece divertito. Ho riflettuto sulle motivazioni che mi hanno spinto a cambiare idea e penso che il giudizio negativo condiviso all’epoca da tanti validi cineblogger, nascesse dalla difficoltà di accettare il crossover proposto da Nolan: eravamo abituati a un modello di film molto pop, colorato che rispecchiasse l’origine comics. Nolan, fin dal primo capitolo, affronta la saga di Batman con un approccio molto più realistico: Gotham City è una metropoli contemporanea con poche caratteristiche fumettistiche o futuribili. Questo realismo si sposa a battute a cui poi ci siamo abituati con la dilagante ironia di Iron Man. In poche parole penso che ci sia stata un progressivo adeguamento al modello estetico proposto dal genere filmico tratto dal comics.
De Il cavaliere oscuro non avevo scritto nulla nel 2008 ma ho sempre conservato un’ottima impressione che invece si è un po’ persa con la seconda visione.
Il secondo capitolo della trilogia di Nolan è sicuramente più ambizioso e cupo del primo episodio. Lo scontro tra Batman e Joker va ben oltre la semplice sfida tra un supereroe e il cattivo di turno, è un duello tra Bene e Male o per meglio dire, tra Ordine e Caos e a vincere, nella maniera più subdola, è il Joker la cui cattura costerà a Batman un prezzo altissimo a livello personale e, in nome di una giustizia più alta, l’uomo pipistrello si caricherà sulle spalle le colpe altrui diventando un reietto cacciato dalla società come voleva il suo nemico. Racconto fumettistico che si trasforma nella metafora di un male cieco che gode di sè stesso e riesce a contaminare anche gli elementi migliori (Dent/Due Facce) costringendo il supereroe a scendere a patti con la propria coscienza ma un giustiziere che si cela dietro una maschera e conduce una doppia vita, che rapporto ha con la Verità?
Se Il cavaliere oscuro ha il pregio di innescare riflessioni che smitizzano la figura del supereroe tout court, bisogna anche riconoscere che il film è appesantito dall’eccessiva lunghezza e verbosità, siamo lontani da quel capolavoro acclamato all’uscita in sala, anche sull’onda emotiva della morte di Heath Ledger, lui sì superbo nell’interpretazione del Joker.
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