Harrison Ford nasce a Chicago, Illinois il 13 luglio 1942. Gli esordi sono discontinui con comparsate in film e telefilm a partire dal 1963: la passione per lo shobiz pare essere a senso unico e non ricambiata. E’ ormai leggendario che Harrison Ford abbia abbandonato i tentativi per sfondare nel mondo dello spettacolo per darsi al mestiere di carpentiere ed è proprio lavorando come carpentiere che finalmente Harrison Ford fa l’incontro che gli cambia la vita, nel 1973, venendo scelto da Lucas per interpretare Bob Falfa in American Graffiti.
Il produttore del film è Francis Ford Coppola che nota Ford e gli da un ruolo ne La conversazione l’anno seguente.
Sarà ancora Lucas a fare diventare una star mondiale l’attore scegliendolo per il ruolo di Ian Solo nella saga originale di Guerre Stellari, (1977) su consiglio di Steven Spielberg che nel 1981 gli farà vestire i panni dell’archeologo più famoso della storia del cinema, Indiana Jones; in questo caso Ford è una seconda scelta, il ruolo era stato offerto a Tom Selleck che declinò per l’impegno televisivo Magnum P.I..
Lo sguardo sornione e la prestanza fisica sembrano essere i punti di forza della nuova star, perfetta per interpretare ruoli che hanno un forte legame con il cinema classico dalla nostalgia dell’innocenza perduta di American Graffiti ai riferimenti alla commedia e ai film di avventura che caratterizzano entrambe le saghe di Star Wars e Indiana Jones.
Nel 1982 arriva forse il ruolo più intrigante della carriera dell’attore nel noir futurista di Ridley Scott Blade Runner, la recitazione si fa più austera, meno ammiccante e Rick Deckard mantiene per anni il segreto di essere a sua volta un replicante.
Nel 1985 Harrison Ford è John Book, il poliziotto che si rifugia in un villaggio Amish per proteggere un bambino testimone di un omicidio in Witness - il testimone di Peter Weir; il ruolo gli vale una nomination all’Oscar, premio che l’attore non ha mai vinto. L’anno seguente per la prova data in Mosquito Coast sempre sotto la direzione di Weir, Harrison Ford guadagna la sua seconda nomination ai Golden Globe.
Nel 1988 per la regia di Roman Polanski interpreta Frantic un thriller che narra la storia di un chirurgo americano appena arrivato a Parigi con la moglie per un convegno, quando la donna sparisce improvvisamente nel nulla.
Sempre del 1988 è la commedia che ebbe un grande successo al botteghino Una donna in carriera.
Dagli anni novanta l’attore è protagonista di film dalla confezione lussuosa, diretti anche da grandi registi ma pochi riescono a farsi ricordare, tra questi merita di essere citato Il fuggitivo del ‘94 versione cinematografica di una serie televisiva degli anni ’60, Il fuggiasco; il remake di Sabrina (1995) per la regia di Sydney Pollack, dove Ford interpreta la parte che fu di Bogart.
Nel 1997 Alan Pakula lo dirige ne L'ombra del diavolo accanto a un poco più che esordiente Brad Pitt.
Sempre nel ‘97 è il super presidente degli Stati Uniti in Air Force One.
Nel 2000 è l’ambiguo protagonista che terrorizza la moglie Michelle Pfeiffer ne Le verità nascoste di Robert Zemeckis.
In K-19 del 2002 Ford è un capitano russo, Alexei Vostrikov in conflitto con la precedente comandante, Liam Neeson, del sommergibile che si trova a gestire; dirige Kathryn Bigelow.
A 66 anni, nel 2008 Harrison Ford veste per la quarta volta i panni di Indiana Jones e pare che sia in preparazione un quinto capitolo!
Oltre ai film che ha interpretato vanno segnalati anche i ruoli importanti che Ford ha rifiutato (potendoselo permettere dato che è stato uno degli attori più pagati di Hollywood) ma una punta di rimpianto per aver ceduto il ruolo da protagonista a Kevin Costner per JFK e Gli Intoccabili o a Clooney per Syriana Harrison Ford l’ha ovviamente manifestata.
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