Si conclude oggi a Venezia la mostra dedicata a Klimt e alla Secessione Viennese. L’evento si inserisce nell’ambito dei festeggiamenti dei 150 anni dalla nascita del celebre pittore e vuole ricordare la sua partecipazione alla Biennale di Venezia del 1910.
L’esposizione indaga il periodo storico e il milieu formativo di Gustav Klimt mostrando anche opere del fratello minore Ernst, prematuramente scomparso.
Il periodo di rivisitazione storica e nazionalista da cui si evolve la Secessione viennese mi fa amare ulteriormente il movimento dell’art nouveau, l’unica volta (per lo meno nei secoli XIX e XX) in cui un ideale d’arte internazionale si è declinato partendo e mantenendo integre le spinte nazionaliste delle diverse nazioni restando di fatto l’unico esempio di arte “federalista”. Un modello da tenere da conto nella (ri)costruzione dell’Europa non solo monetaria.
Poche le opere celebri di Gustav Klimt in mostra (causa dei mugugni sul prezzo del biglietto, 12 euri senza aderire alle convenzioni più diffuse, innegabilmente caro) ma per me la Giuditta I e la Salomè (o Giuditta II) sono state sufficienti per accorgermi quanto quelle due opere siano stati modelli per le dive del cinema muto: la mano di Salomè che artiglia il capo decollato di Giovanni il Battista si è tramutata in una sola parola Greed e ho ripensato agli artigli felini sventagliati alla cinepresa da Norma Desmond mentre scende perl’ultima volta le scale. Le sfumature del volto estatico di Giuditta I entrano a loro volta nel bagaglio di espressioni delle dive rapaci dei silent movie.
Tra le opere “minori” (da intendere come meno note) spicca il Girasole la cui composizione ha cosi tante assonanze con il celebre Bacio.
Amando molto anche Josef Hoffmann sono stata ben felice di trovare esposte alcune sue opere che vanno dall’ebanisteria ai gioielli, semplicemente meravigliosi e poi i disegni architettonici e i fregi di Palazzo Stoclet che mi han fatto venire in mente un’idea balzana: non potendo accontentarmi di quelle due foto skinfie scattatell’esterno , VOGLIO entrare dentro quella meravigliosa dimora privata per rubare qualche scatto, che fo? mi specializzo in pulizia e manutenzione di palazzi storici? L’olio di gomito non è esattamente il mio forte ma non mi viene in mente altro, si accettano suggerimenti..
dal 24 marzo 2012 all' 8 luglio 2012
Museo Correr
Piazza San Marco 52 – Venezia
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