L’uso dell’energia generata dal Tesseract apre un portale spaziotemporale da cui i Chitauri si riversano sulla Terra guidati da Loki, il fratellastro esiliato di Thor. Anche se il progetto Avengers era stato abbandonato solo l’alleanza dei supereroi potrà salvare il pianeta dalla distruzione...
Finalmente è arrivato l’epilogo a cui ci avevano a lungo introdotto i due film dedicati a Iron Man, e quelli su Captain America, Thor e la seconda versione di Hulk, il supereroe più sfortunato visto che dal 2003 è stato interpretato da tre diversi protagonisti, Ang Lee aveva scelto Eric Bana, poi Ed Norton ne aveva vestito i panni nel film propedeutico a The avengers e oggi tocca a Mark Ruffalo cedere alle lusinghe del blockbuster targato Marvel e vestirne gli stracciatissimi panni. Sarà per ripagare tutti questi bistrattamenti che il rabbioso ed instabile professor Banner è il perno della vicenda di questo primo capitolo degli Avengers? Forse.
La saga dei vendicatori non si discosta dallo stile delle pellicole che ne hanno creato l’attesa: un mix di scene d’azione convulse e battute ironiche. La ricetta funziona e lo spettatore esce soddisfatto per aver avuto quanto si aspettava, eppure dietro la vernice del blokbuster di puro intrattenimento si cela qualcosa di inquietante. L’immaginario a cui si rifà The avengers non è per niente originale anzi è una miscellanea dei più grandi successi degli ultimi quarant’anni: impossibile non pensare a Star Wars citato espressamente nella scena di avvicinamento di un veivolo alla portaerei volante, Nick Fury è vestito tale e quale a Morpheus di Matrix gli invasori hanno qualcosa di Alien e qualcosa degli orchetti de Il signore degli Anelli. Questo citazionismo esasperato non è (solo) mancanza di fantasia, del resto le astronavi chitauriane ispirate ai pliosauri (dinosauri marini) sono una bella novità; è come se The avengers volesse chiamare a raccolta tutti gli eroi dell’immaginario filmico americano e del resto il perchè diventa subito chiaro: si mette in scena la distruzione di New York riprendendo fedelmente l’attentato alle Torri Gemelle. The avengers non è un innocuo blockbuster, è uno scatto d’orgoglio a dieci anni dalla tragedia, un avvertimento ai nemici dell’America che ancora tramano nell’ombra.
Curiosità: l'aereo che attacca Capitan America mentre Iron Man cerca far ripartire uno dei quattro motori della portaerei volante è una leggera elaborazione dei discussi cacciabombardieri F-35 comprati dallo stato italiano.
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