The Philadelphia Story
Usa 1940 MGM
con Katharine Hepburn, Cary Grant, James Stewart
regia di George Cukor
L’altezzosa Tracy Lord, una delle più ricche ereditiere di Filadelfia, è alla vigilia del secondo matrimonio con un magnate di umili origini, George Kittredge. L’ex marito C. K. Dexter Haven vende l’esclusiva del matrimonio a un giornale di gossip e fa passare il cronista e la fotografa che devono seguire l’evento per amici del fratello della sposa. Parrebbe un dispetto all'ex moglie ma in realtà Dexter ha ceduto al ricatto del direttore del giornale per evitare lo scandalo che colpirebbe la famiglia se venisse pubblicato un articolo sulla tresca che il padre di Tracy ha avuto con una ballerina e perciò avvisa i Lord sulla vera identità degli improvvisi ospiti. Dopo un primo scontro Tracy scopre che il giornalista Macaulay “Mike” Connor è in realtà uno scrittore dall’animo profondo e tra i due scatta l’attrazione proprio la sera prima del matrimonio: George sarà comprensivo con la sventatezza della promessa sposa?
Celeberrimo capolavoro della commedia sofisticata americana passato alla storia, oltre che per i meriti artistici, per aver rilanciato la carriera di Katharine Hepburn, soprannominata negli anni precedenti veleno dei botteghini per gli insuccessi teatrali a cui legò il proprio nome. La caparbia attrice acquistò i diritti della commedia e raddrizzò definitivamente la sua carriera con l’aiuto di Howard Hughes come racconta anche il film di Scorsese The aviator. Mi pare romantico ricordare che il suo personaggio si chiama Tracy, come il grande amore della Hepburn, Spencer Tracy che l’attrice avrebbe incontrato sul set del film successivo, La donna del giorno (1942).
Diretto con la consueta eleganza da George Cukor, The Philadelphia story presenta tutti gli elementi classici della commedia sofisticata: scambi di persona, gag fisiche che richiamano il slapstick delle comiche (la scena d’apertura con Cary Grant che getta a terra la Hepburn spingendola all’indietro con una mano sulla faccia) girandole amorose che, con buona pace del Codice Hays aggirato dal genere comedy of remarriage (divorziati che tornano insieme dopo altre relazioni) descrivevano una società molto meno bacchettona in fatto di scappatelle matrimoniali e infatti, tutto ruota attorno alla “rossa” Tracy altera e molto dura nel giudicare gli altri: è stata lei a spingere la madre a lasciare il padre in seguito alla tresca con la ballerina. Anche il matrimonio con Dexter è fallito perchè Tracy non accetta la sua debolezza verso l’alcol. Quando le vengono rinfacciate tutte queste cose e quando prova una tenerezza con lo spiantato Mike, Tracy capirà l’importanza della comprensione e del perdono per essere felice.
Non manca la satira sociale diretta non tanto verso il bel mondo, quanto verso gli arricchiti che non hanno sensibilità e nobiltà d’animo: non ci sono grossi problemi infatti nel riconoscersi e stimarsi tra i due giornalisti e i ricchi Dexter e Tracy che apparentemente non avrebbero nulla in comune.
I capolavori sono tali perchè offrono una lettura nuova con il mutare dei tempi: oggi, che il gossip è uscito dal sottobosco delle riviste dedicate per regnare sulle testate più autorevoli dei quotidiani, salta all’occhio il fastidio con cui era visto dalla buona società di una volta.
Il film vanta un remake (Alta Società, 1956) di tutto rispetto in quanto a cast: Grace Kelly Bing Crosby, Frank Sinatra e la presenza di Louis Armstrong ma la bravura del trio Hepburn, Stewart, Grant resta inarrivabile: Katharine Hepburn è splendente e Cary Grant superbo mentre James Stewart vinse inaspettatamente il suo unico Oscar come attore protagonista forse per compensare quello perso l’anno precedente per Mr. Smith va a Washington citato in Scandalo a Filadelfia nel fervore con cui Mike detta la lettera che denuncia le nefandezze del direttore del giornale.
nice!
Scritto da: intim | 14 maggio 2012 a 14:10
Molto divertente e spumeggiante. Lo preferisco senz'altro al suo pur godibile remake. Tuttavia per spirito e profondità la Hepburn, Grant e Stewart superano gli attori del remake!
Edoarda
Scritto da: Edoarda Paolini | 02 giugno 2021 a 13:32