Capitan Pirata, amatissimo dalla sua strampalata ciurma, non è certo il terrore dei sette mari e sogna da decenni, invano, di vincere il premio di Pirata dell’Anno. Un giorno assale il Beagle con a bordo un timido Charles Darwin e scopre così che l’amato pappagallo Polly in realtà è un rarissimo Dodo considerato estinto da oltre un secolo. Capitan Pirata pensa di mettera frutto i guadagni della scoperta scientifica per vincere l’agognato trofeo dei pirati e per farlo si reca fino a Londra, dove impera la regina Vittoria, acerrima nemica dei Fratelli della Costa..
L’ultimo lavoro della casa di produzione Aardman che segna anche il debutto dei maestri della plastilina nel 3D, si ispira al romanzo per ragazzi Pirati di Gideon Defoe (l'autore ha anche collaborato alla sceneggiatura). L’opera si distacca dal filone corrente dei cartoon perchè non sfrutta il solito gioco cinefilo di riproporre in chiave comics scene di celebri film. Per gli adulti il divertimento ò dato da un surreale pastiche senza soluzione di continuità dove si ritrovano insieme protagonisti ed atmosfere dell’età vittoriana che in realtà non hanno nulla d spartire tra loro. Darwin è un represso sessuale che vorrebbe rubare il Dodo e accaparrarsi il merito della scoperta. Vive in una casa-studio degna del Dottor Jekyll in compagnia di Bobo, uno scimpanzè che funge da servitore muto. Le notti londinesi sono animate da Jane Austen e la popolarità di capitan Pirata eclissa quella della precedente attrazione, il povero Elephant Man che ormai siede solitario a un tavolo del pub con il suo telo a coprirgli la faccia. Il gioco sul positivismo londinese è la parte più divertente del film; la scoperta del lato oscuro della regina Vittoria segna una cesura nella trama e forse anche un calo nelle proposte di soluzioni fantastiche e surreali nonostante si sconfini nello steampunk.
Da sottolineare la colonna sonora che vanta perle della musica inglese, dai Pogues ai Clash, gruppi decisamente insoliti per la soundtrack di un cartone animato.
Anche il doppiaggio italiano è soddisfacente, se Christian DeSica aveva già convinto in Ortone, la scoperta di Pirati è probabilmente la Littizzetto che caratterizza molto bene la perfida regina Vittoria.
E pensare che lo avrei snobbato alla grandissima!
Lo recupererò!
Scritto da: Il Bollalmanacco di Cinema | 10 aprile 2012 a 13:43