Ethan Hunt viene liberato da un carcere russo per l’ennesima missione impossibile: fermare un terrorista che vuole lanciare una testata nucleare russa perché crede che la guerra nucleare possa rinvigorire la razza umana. La prima fase della missione fallisce in seguito ad un’esplosione all’interno del Cremlino di cui viene incolpata la squadra di Hunt. Il fatto riporta la tensione tra Russia e Usa ai livelli della crisi cubana, scatta così il Protocollo Fantasma: Hunt e i suoi agenti sono disconosciuti dall'IMF e devono salvare il mondo da soli.
Sarà l’appartenenza a Scientology, ma la caparbietà’ di Tom Cruise e’ davvero fenomenale, almeno nel continuare un genere piuttosto in disuso al momento: andati in pensione per anzianità Stallone e Schwarzenegger, superato in corsa Bruce Willis, abortita la stella nascente di Vin Diesel, è rimasto il solo Cruise, il piu’ “sfisicato” del gruppo a costruire blockbuster d’azione in cui sopperisce alla mancanza di massa muscolare con la passione spericolata per l’arrampicata e altri funambolismi. Siamo al quarto capitolo di Mission Impossibile in 16 anni (il primo era del 1996) e la chiusa di quest’ultimo episodio lascia presagire che la saga non è ancora conclusa. La vera sorpresa (se ci sarà) riguarderà il regista scelto per dirigere la nuova avventura. Per questo Protocollo Fantasma la scelta pareva bizzarra ma si è rivelata molto azzeccata, infatti dopo l’inizio sotto l’egida di Brian De Palma, l’incontro con l’Oriente di John Woo e il tocco di J.J. Abrams e’ stata la volta di Brad Bird, regista che arriva dai cartoni della Pixar, per cui aveva diretto Gli incredibili e Ratatouille,
Il tocco cartoon è stato geniale perché in fondo Mission Impossibile è un grosso fumettone dove tutto è incredibile e solo l’ironia tipica dei catoni animati poteva rendere divertente un prodotto che ricerca situazioni sempre più spericolate e di conseguenza paradossali, se pensiamo alla scalata dell’edificio più alto del mondo, il celebre Burj Khalifa di Dubai, a renderlo divertente e accettabile e’ proprio “la morte” in tipico stile cartone animato di uno dei guanti ventosa. Da segnalare anche il rocambolesco combattimento nel parcheggio automatizzato di Munbai e soprattutto la scena dentro il Cremlino in cui Hunt e il suo esperto informatico avanzano in un corridoio controllato da una guardia che ingannano grazie a un telone in cui riflettono un immagine del corridoio vuoto.
All’ironia si unisce una confezione patinata ed esotica: le location vanno dalla Russia a Dubai per terminare nel caos e nella pacchiana ricchezza di Munbai mentre il product placement della BMW (ormai specializzata nel settore con la decennale collaborazione in 007) culmina nell’eccezionale anteprima della i8.
Un film che si dimentica in una settimana e perciò ulteriormente perfetto come film d’evasione.
Non ho tempo di leggere, mandami un fumetto....
hahahahaha
Comunque io sono amico della desordre...
#amicodelladesordreeeee
(cit da Mediomen gialappas)
Scritto da: Macy | 24 febbraio 2012 a 19:31