Documentario, 2008
regia di James Marsh
In replica stasera su RAI5, attorno alle 23,35, il documentario che narra la celeberrima avventura di Philippe Petit, il funambolo che il 7 agosto 1974 cammino’ su una corda tesa tra le Torri Gemelle. Non era la prima impresa clamorosa di Petit che aveva camminato tra le guglie di Notre Dame a Parigi e tra i piloni dell’Harbour Bridge di Sidney.
Attraverso le immagini di repertorio e i racconti dei “complici” di Petit viene illustrata l’atmosfera tipica degli anni ‘70 quella della creativita’ al potere.
Ovviamente la pellicola girata nel 2008 e premiata con l’Oscar per il miglior Documentario nel 2009, assume un tono del tutto particolare conseguente all’attentato del 2001 anche se nel corso del film non viene mai fatto nessun riferimento all’11 settembre. Vengono comunque i brividi se si pensa che l’idea di camminare tra le due torri venne a Petit mentre nella sala d’attesa di un dentista leggeva un articolo riguardante la costruzione del World Trade Center e il funambolo covo’ l’idea per tutto il periodo della costruzione, quindi forse non e’ neppure possibile immaginare cosa abbia provato Petit al crollo di quelle torri a cui si sentiva cosi’ intimamente legato.
Personalmente invece ho imparato ad ammirare la bellezza delle torri, le avevo sempre guardate superficialmente catalogandole come immensi parallelepipedi di vetro, invece ho finalmente notato la finezza della struttura di cemento armato che si unisce in archi a sesto acuto riproponendo un gioco gotico di arcate e nervature.
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