La Notte di Natale Mary e Max vengono affidati allo zio Albert che li delizia con le sue teorie e i suoi regali meravigliosi, tra questi uno schiaccianoci a cui Mary si affeziona subito mentre il fratellino Max gli rompe la mascella. Durante la notte Mary si sveglia e scopre che i giocattoli sono animati e hanno una particolare reverenza per lo Schiaccianoci che in realta’ e' un principe messo sotto incantesimo dalla malefica Regina dei Topi per permettere al figlio di impossessarsi del regno. La coraggiosa Mary non esiterà a combattere al fianco del nuovo amico per riconquistare il reame perduto.
Nominato ai Razzie 2010 per il Peggior uso del 3D, il film di Andrei Konchalovsky e’ un’opera particolare che fonde le suggestioni del racconto originale di Hoffman con quelle del celebre balletto russo utilizzando alcune musiche originali del balletto di Tchaikovsky piu’ altre sue composizioni e attualizzando altri brani con testi di Tom Rice. Ne viene fuori uno strano oggetto filmico in grado di incantare visivamente soprattutto nella prima parte ma che non regge nella seconda perche’ l’azione non riesce a coinvolgere lo spettatore; un film confuso nel suo significato ultimo e forse per questo intrigante come molte pellicole irrisolte.
L’ambientazione e’ in una meravigliosa Vienna del 1910 (e non degli anni 20!) dove la Wiener Secession domina sovrana: il salone della casa di Mary sembra il Palazzo della Secessione solo che i fregi che decorano alle pareti non sono dedicati a Beethoven ma raccolgono i piu’ celebri quadri di Gustav Klimt.
Lo zio Albert e’ nientemeno che Einstein e illustra ai nipoti una versione semplificata della teoria della relativita’ mentre la mamma, cantante di grido, e’ una fervente seguace di Freud. Al canto del cigno dell’Austria Felix si oppone il mondo cupo governato dal Re dei Topi (un irriconoscibile John Turturro piastrato e platinato) in pieno stile nazista e il rimando a Maus di Art Spiegelman e’ lampante anche se si possono trovare reminiscenze cinematografiche di Blade Runner nelle forme del palazzo reale, Metroplis nelle scene nella fornace dei giocattoli e alla fine il fedele scimpanze’ Gielgud si trasforma praticamente in Chewbacca.
Davvero un peccato che la seconda parte risulti cosi’ noiosa perche’ pur non avendo visto il film in 3D ho molto apprezzato alcuni effetti speciali: come la mano dello schiaccianoci si trasformi da legnosa ad umana e la deformazione dei volti dei cattivi per renderli “rattosi”.
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