Ieri sera sono rimasta basita nel guardare Lilit, il nuovo programma di Rai3 che dalla scorsa settimana sostituisce Sostiene Bollani. La scheda del programma lo definisce uno sguardo femminile (non femminista) sul mondo, sorridente e originale.
Gia’ sta distinzione tra femminile e femminista mi annoia: ammesso che esistano ancora, le femministe, son tornate ad essere streghe? E perche’ andarsi a infilare in questo trito dilemma scegliendo come titolo il nome della donna ribelle per eccellenza?
Comunque e’ sulla presunta originalita’ del programma che son rimasta basita: la conduttrice Debora Villa, comica che non ha mai avuto problemi nel piegare la sua fisicita’ di donna normale al ruolo di bruttina, si presenta bionda come non mai, con una lunga coda di boccoli posticci, classico look da conduttrice media che deve avere sempre una chioma da Lady Godiva.
Il personaggio dell’inguaribile ottimista che si e’ occupata della casa sovrastata dall’enorme nuovo grattacielo della Regione Lombardia e’ ovviamente una pacioccona sovrappeso e il cliche’ mi ha disturbato anche se il modo di presentare il problema edilizio era, quello si’, originale e provocatorio.
Mi e’ parso un vaneggiare senza senso il contributo di Cornacchione, artista che ha fatto del lato femminile il punto di forza della sua comicita’ e quindi era davvero poco credibile nei panni dell’uomo selvatico anche perche’ e’ una naturale spalla destinata a subire e la Villa solitamente non le manda a dire.
Altro momento in cui il cliche’ dilaga e’ il segmento dedicato alla tecnologia: ovviamente l’homo tecnologicus e’ un maschio (Daniele Bossari) e la conduttrice svampisce piu’ che mai perche’ si sa che il rapporto tra donna e tecnologia e’ piu’ conflittuale di quello tra donne e motori.
Finale serio con la Villa dalla voce commossa per presentare il contributo dedicato a Pina Baush (e’ il weekend di uscita del film di Wenders a lei dedicato) e dopo una breve introduzione un ballerino insegna alcuni passi della celebre coreografia La Sagra della Primavera. Ora il pubblico del programma e’ semovente e segue la conduttrice in giro per lo studio, si tratta di ballerini di ambo i sessi ma per insegnare la coreografia il maestro si rivolge solo a un gruppetto di donne, come in una qualsiasi lezione di fitness di una palestra italiana. Meno male che Lilith ha perso l’acca, a me e’ scappata la pazienza.
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hai ragionisssima e che vogliamo dire della figura della trans cristina bugatti? è ovviamente ipersessuata e molto piu' "donna" della villa a cui insegna come sedurre. stereotipo per eccellenza del trans: patetico!!!
Scritto da: laLO | 30 novembre 2011 a 13:56
ti quotissimo, amiga! :D
Scritto da: ava | 01 dicembre 2011 a 18:17