C’e’ da chiedersi se quest’ultimo episodio sia un vero e proprio film, basato su una sceneggiatura sensata o sia solamente un bignami per immagini dell’ulima avventura di Harry Potter. Si segue il film con l’attenzione dimezzata, l’altra parte del cervello e’ impegnata a richiamare alla memoria il perche’ e il per come si e’ arrivati a quel punto, l’esempio piu’ emblematico e’ il boccino che racchiude la pietra della resurrezione, per chiarire al lettore cio’ che sta succedendo Harry deve mormorare il nome dell’oggetto estratto dal boccino d’oro con buona pace della suspense per il suo imminente sacrificio.. mortale.
In questa specie di trance necessaria per seguire la pellicola avvengono le connessioni piu’ strane, a un certo punto (quando Voldemort sta per attaccare Hogwarts) ero convinta di assistere a una scena de Il signore degli anelli e questa e’ la cosa piu’ deludente della saga cinematografica di Harry Potter: un decennio passato in compagnia di un soggetto che non ha lasciato niente nel nostro immaginario visivo, visto che in ragione del profitto ha sempre preferito appoggiarsi agli immaginari preesistenti piu’ in voga (negli ultimi tempi e’ emerso anche un certo gusto alla Twilight) . Anche l’immersione nei ricordi di Piton, che forse e’ uno dei segmenti migliori del film, inizia sotto un albero contorto da cui spunta un giovanissimo Severus conciato come un epigono degli eroi di Tim Burton, omaggio alla consorte del maestro del fantastico, Helena Bonham Carter, che nella saga veste i panni di Bellatrix Lestrange?
Per quanto riguarda il mio amato Ralph Fiennes poi, mi sono ritrovata a pensare con rimpianto alla scena del suo esordio, quando in Schindler's List sparava agli ebrei dal terrazzo della residenza a capo del lager. La sua interpretazione in HP resta dignitosa, non tanto il tono con cui e' stato doppiato il lancio la maledizione mortale che ha strappato le risate del pubblico. Ho avuto comunque tutto il tempo per notare che il trucco di Voldemort si ispira a Nosferatu ma rivisitato con qualcosa dello stile di Rabarama e questa e' cosa buona e giusta.
Dissento. Sicuramente non perfetto e con delle falle di sceneggiatura, ma assolutamente emozionante e commovente, decisamente impossibile restare indifferenti...certo, il mio giudizio è quello di una fan e pertanto forse non molto obiettivo, ma perchè dovrebbe essere altrimenti?piaccia o no,Harry Potter è stato un fenomeno assolutamente unico nella storia del cinema per ragioni produttive e di affezione e pur restando dell'opinione che l'ordine della fenice e il principe mezzosangue siano i peggiori della serie,di certo non si può dire che sia una saga che manchi di impatto visivo e trovate straordinarie.oltretutto, credo che per un'esperienza decennale come questa, una revisione dei capitoli precedenti certamente aiuta anche i non fan a orientarsi in quest'ultimo capitolo che ovviamente non poteva consistere in una riassunto dettagliato di ciò che è accaduto in dieci anni di film.
http://firstimpressions86.blogspot.com/2011/07/harry-potter-and-deathly-hallows-part-2.html
Scritto da: Alessia Carmicino | 05 agosto 2011 a 14:28
Premesso che doveva riassumere solo meta' dell'ultimo libro e non tutta la saga, la mia delusione verte principalmente sulla mancata creazione di un immaginario collettivo: da quando e' uscito il signore con gli anelli tutti i mostricchi di qualunque film ricordano in un modo o in un altro gli orchetti di Jackson, altra serie che ha cambiato il gusto e' la riedizione e il nuovo ciclo Star Wars: alla gara di sgusci si ispiravano anche le gare di quiddich! In questi dieci anni ti e' capitato di vedere un'immagine che ti richiamasse Hogwars, le scale che cambiano direzione, ecc.? purtroppo no e questo decreta il fallimento della saga cinematografica dal punto di vista della presa sulla fantasia del pubblico, se parliamo dei libri il discorso cambia sicuramente. Secondo me l'errore e' stato quello di trasformare subito i romanzi in pellicola senza lasciare che si sedimentassero nella cultura pop. L'operazione ha certamente fruttato economicamente per il cinema e i libri ma ha bruciato un personaggio che aveva tutte le carte per diventare un archetipo.
Scritto da: ava | 05 agosto 2011 a 16:12
Bè, noto che il film ti è piaciuto ben poco, anzi, per niente! Io invece l'ho trovato il migliore (insieme al Calice di fuoco), perchè è abbastanza spettacolare ed avvincente, oltre che fedele al libro. Cmq hai ragione quando dici che nei film di HP si vedono tracce di tanto altro cinema (l'esempio del signore degli anelli è lampante), e credo sia anche vero che i film non abbiano fatto presa sulla fantasia del pubblico (al contrario dei libri, che invece vi sono riusciti). Credo che ciò sia dovuto alla scelta da parte dei vari registi che si sono succeduti di far si che il mondo magico fosse una cornice all'interno della quale raccontare sostanzialmente storie di amicizia, lealtà, amore. Insomma credo che ci si sia concentrati più sui personaggi che sul resto, e ciò ha causato quello che dici nel post.
Scritto da: MonsierVerdoux | 16 agosto 2011 a 15:23
beh...il richiamo a twilight non può che arricchire il film!!!!
Scritto da: monica | 30 agosto 2011 a 15:11