Oregon, 1966: dopo aver incendiato una vecchia fattoria, Kristen, una ragazza poco piu’ che adolescente viene internata in un ospedale psichiatrico. Il suo reparto e’ composto da altre quattro sue coetanee che pian piano iniziano a scomparire misteriosamente. Kristen si accorge di una presenza maligna che infesta il reparto..
Ci sono film che si vanno a vedere solo per l’amore verso il regista, in questo caso il ritorno di John Carpenter e’ un forte richiamo per la mia generazione cresciuta a pane e Fuga da New York.
The ward e’ una pellicola molto convenzionale per certi versi prevedibile anche nel colpo di scena che spiega la vicenda ma per quanto i momenti di paura arrivino puntualmente quando te li aspetti e la mostruosa Alice Hudson non sia poi cosi’ spaventosa, non ci si puo’ esimere dal saltare sulla poltrona e chiudere gli occhi (infatti non so mica chi sia uscita dal mobiletto nella scena finale).
Restano dei titoli di testa molto belli che anticipano in qualche modo la soluzione del film e un certo citazionismo giustificato dalla collocazione temporale: se l’idea di fondo e’ quella de Il corridoio della paura la colonna sonora e l’atmosfera tutta la femminile rimanda a Dario Argento. Il vecchio edificio che ospita l’istituto ricorda l’Overlook Hotel e un’inquadratura riproduce perfettamente l’atrio dell’albergo di Shining con tanto di vecchia foto.
Un film per nostalgici? Non necessariamente.
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