Estate 2010: una troupe cinematografica arriva a Pomigliano d’Arco per i sopralluoghi di un film che spieghi gli effetti della nuova politica Fiat sulla citta’. Il regista, per meglio dire il Maestro intuisce subito che il genere filmico su cui impostare la pellicola e’ quello fantascientifico.
Surrealismo civile, cinema d’improvvisazione: con questi termini il Maestro interpretato da Paolo Rossi spiega ai suoi accoliti (in particolare all'addetto alla colonna sonora Emanuele Dall’Aquila, spalla perfetta per lo stralunato Paolo Rossi) il lavoro che stanno portando avanti. RCL e’ davvero uno strano oggetto dove i toni documentaristici e d’inchiesta vengono destrutturati dalla comicita’ e la finzione cinematografica, una commistione i cuoi risultati sono lontani anni luce dalla marmellata televisiva. A colpire, in primis, e’ lo squallore architettonico: non che Pomigiano sia particolarmente brutta, semplicemente vanta la medesima orrida edilizia popolare postfascista che infetta tutta Italia e le zone industriali sono la punta di diamante di questa desolazione.
Poi si resta colpiti dagli operai, prima ancora che dai loro racconti: non piu’ espressione di un proletariato ignorante, portano avanti discussioni piu’ lucide di quelle che potremmo sentire in un qualunque talk politico e non e’ certo questo il milieu (certo, non bisogna fare di ogni erba un fascio) da cui esce tutta quella schiera assurda di gieffini inetti. Qui ci troviamo di fronte a persone che con estrema dignita’ lottano per mantenere un lavoro usurante a quella fantomatica catena di montaggio che tutti descrivono come un lavoro fatto scendendo lungo una scala mobile che sta salendo ma che non e’ dato di vedere perche’ l’azienda preclude il diritto di filmare in nome della proprieta’ privata. Non resta allora che volgere una preghiera a Charlie Chaplin, l’unico a cui la catena l’hanno fatta vedere. Tenero finale che arriva, ahime’, troppo presto.
Carino.
Raccoglie dentro di sè più di quanto non sembri :-)
...come arrampicarsi sù per una scala mobile che continua a scendere...
Scritto da: El gordo loco | 16 aprile 2011 a 21:16
ho cercato disperatamente la foto di quell'inqudratura ma nulla!
ciao gordo!
Scritto da: ava | 19 aprile 2011 a 17:45
:-)
Ciao Ava bella. Te la trovo io quell'inquadratura :-)
Ho notato che sei passata dal nuovo ennesimo sito che sto mettendo in piedi. Spero ti piaccia la parte cinema. Sto coordinando un pò tutto e stavolta il lavoro corale sembra avere buone possibilità. Mi aspettavo un tuo commento al mio articolo su NOI CREDEVAMO :-)
Comunque appena metto mano ai link, come sempre per i miei siti, avrai un posto assicurato. E anzi, se qualche volta avrai piacere di condividere un tuo pezzo con il nostro collettivo e pubblicarlo anche sul taccuino di Watson ne sarei felice :-)
Sai che ieri ho assistito ad un incontro con Cristpher Walken? Varesto dovuto esserci.
Comunque occhio ai Maya ;-)
Scritto da: El Gordo loco | 19 aprile 2011 a 18:06
caro gordo ho letto il tuo posto su noi credevamo il guaio e' che ormai tengo un'eta' e per quanto mi ricordo che mi fosse piaciuto il film all'epoca non sono piu' in grado di sostenere un confronto sul tema perche' mi ricordo poco o niente (il che forse testimonia che hai ragione tu).
Cmq il nuovo sito mi pare molto bello: bravo! e massima invida per l'incontro con Christopher Walker!
Scritto da: ava | 20 aprile 2011 a 12:14
:-)
Contestualmente, ribadisco il mio invito.
A vossìa e alla vostra affascinante tenera età ;-)
Scritto da: El Gordo loco | 20 aprile 2011 a 14:54