Micky Ward, pugile trentunenne con qualche chance di fare carriera, vive all’ombra del mito del fratellastro, Dicky Eklund, che quindici anni prima mise al tappeto Sugar Ray Leonard ma ora e’ vittima del crack. Dicky allena il fratellino mentre la madre Alice fa da manager. I due sono piu’ di intralcio che d’aiuto alla carriera di Micky che avra’ bisogno di allontanarsi dalla famiglia per ritrovare se’ stesso ma sara’ solo con l’aiuto di Dicky che il pugile potra’ ambire al titolo dei pesi welter.
La pellicola e' ispirata alla vera storia dei due omonimi pugili che compaiono in un breve inserto nei titoli di coda.
Il riscatto, la rivincita sono da sempre il motore che sta dietro al successo dei film di ambientazione pugilistica, quasi un genere a se’, dove la fatica e il dolore sono palpabili. Una volta era il riscatto di una minoranza etnica (vedi Rocky, lo stallone italiano e il vero Micky Ward era soprannominato Irish) ora le radici irlandesi dei due fratellastri non sono piu’ importanti, Ward ed Eklund rappresentano in questa pellicola il riscatto della white trash, la spazzatura bianca che vive ai margini della societa’ americana.
L’idea del riscatto ha una potente presa emotiva altrimenti non si spiegherebbe come si rimanga affascinati da questa pellicola che analizzata razionalmente non ha le carte in regola per avvincere lo spettatore come invece succede. C’e’ una certa debolezza drammaturgica, ci si aspetterebbe un dramma segreto che sul finale spieghi il legame profondo che unisce i due fratelli invece non c’e’ nulla di piu’ di un fratello maggiore che ha perso la sua occasione e si consola con il crack, diventato protagonista di un docufilm della HBO sui danni di questa droga mentre lui pensa che sia una celebrazione del suo antico successo.
Christian Bale giustamente premiato con l’oscar per la miglior interpretazione non protagonista maschile interpreta il fratello quarantenne mentre nella realta’ ha tre anni meno del protagonista Mark Wahlberg, classe 1971, cioe’ un quarantenne che interpreta un trentunenne. Insomma sulla carta sembra tutto sbagliato e invece il film funziona, che veramente basti crederci fino in fondo?
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