Rumor Has It
USA 2005,
con Jennifer Aniston, Mark Ruffalo, Shirley MacLaine, Kevin Costner
regia di Rob Reiner
Sarah e’ una trentacinquenne insicura con un lavoro frustrante (scrive necrologi) e un fidanzato che non e’ certa di voler sposare. Tornata a Pasadena per il matrimonio della sorella, scopre casualmente che la madre ha avuto una avventura prima delle nozze: la possibilita’ di essere illegittima giustificherebbe il senso di alienazione che Sarah ha sempre provato verso la propria famiglia, le indagini pero’ la portano a scoprire che sua madre e sua nonna sono state protagoniste della storia che ha ispirato Il laureato..
Lo spunto del film e’ interessante e originale: omaggiare un grande classico del passato come Il laureato portando in scena i protagonisti del pettegolezzo che starebbe alla base del libro e del film, per questo motivo l’azione e’ ambientata nel 1997, per dar modo di conciliare l’eta’ anagrafica dei protagonisti con gli eventi della celebre opera; purtroppo dopo un’introduzione spumeggiante il film precipita nella previdibilita’ piu’ ovvia con un andamento quasi da tvmovie.
Oltre al plot inconsistente, la pellicola ha un altro grave handicap: la protagonista Jennifer Aniston che sfodera il suo repertorio di espressioni corrugate che ben abbiamo imparato a conoscere dai tempi di Friends; sfortunatamente la diva televisiva non ha la capacita’ di stare al passo con i suoi comprimari, fra tutte la nonna interpretata da una grintosa e spudorata Shirley McLane, anche Mark Ruffalo nei panni del fidanzato si conferma un attore estremamente duttile, Kevin Costner come vecchio seduttore ha l’aria un po’ spersa e una mazzata gli arriva dal doppiaggio italiano con una voce piu’ senile che seducente, irresistibile il cameo di Kathe Bates, non accreditata per il ruolo di Zia Mitzi, con un look improponibile ed estremamente divertente.
Nonostante il richiamo a grandi pellicole del passato: si nominano Casablanca e Psyco e c‘e’ qualche riferimento musicale a Mrs. Robinson ed alle colonne sonore di Sergio Leone, a me e’ tornato in mente uno scult dei tardi anni ‘80 Congiunzione di due lune interpretato dalla bella Sherilyn Fenn, una delle protagoniste di Twin Peaks; la storia non e’ poi molto dissimile, se si toglie l’omaggio cinematografico: una giovane donna alla vigilia del matrimonio si concede una scappatella e la nonna vissuta offre saggi consigli. La differenza sta nella morale libertaria nel film dell’88 che contrasta vivacemente con quella molto neocon (al limite della pruderie con l’accenno al rischio di incesto) del lavoro di Reiner, in linea con la nuova America.
recensione pubblicata a so tempo su ImpattoSonoro
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