1982, Walt Disney
con Jeff Bridges, Bruce Boxleitner, David Warner, Cindy Morgan, Barnard Hughes, Dan Shor, Peter Jurasik,
regia di Steven Lisberger
A Kevin Flynn, giovane ingegnere elettronico vengono rubati alcuni progetti per videogiochi da un collega, Dillinger, che in seguito al successo dei prodotti diventa direttore generale della Encom, mentre Flynn viene licenziato. Per proteggere i documenti che dimostrano la vera paternita’ dei videogiochi, Dillinger crea un programma di controllo, MCP (Master Control Program) che pero’ si sviluppa autonomamente e si ribella alla volonta’ dell’uomo. Quando Flynn, con l’aiuto dei due colleghi cerca di violare il sistema da un computer interno alla azienda, MCP utilizza un programma laser in sperimentazione per smaterializzare l’uomo e introdurlo nel sistema operativo. In questa nuova dimensione Flynn trova la collaborazione di alcuni programmi che l’aiuteranno a combattere lo strapotere di MCP.
Ripasso obbligatorio per il film del 1982 il cui seguito, Tron Legacy, promette di essere il primo blockbuster del 2011.
Si tratta di una pellicola firmata Disney per un pubblico adolescenziale, i primi patiti dei videogiochi. Un’opera piacevole che applica una trama da avventure spaziali all’innovativo scenario dei videogiochi.
Tron e’ passato alla storia perche’ fu il primo film ad usare la computer grafica per intere sequenze. Oggi quegli effetti speciali risultano commoventi nel loro essere primordiali ma non hanno perso di fascino. C’e’ anzi un parallelo molto intrigante tra gli esordi della computer grafica e i film del cinema muto: l’uso del viraggio, la recitazione affidata principalmente ai volti con gli occhi pesantemente bistrati crea un rimando tra l’aspetto dei personaggi intrappolati nel sistema operativo e l'estetica dei film muti ed e’ tutto sommato consolante vedere come ogni nuova avventura del cinema parta dagli stessi stilemi.
Commenti