Futuro prossimo venturo. L’ultima frontiera dello spionaggio industriale e’ introdursi nei sogni per carpire i segreti piu’ reconditi. Dom Cobbs e’ uno specialista del settore ma un giorno una delle sue vittime, il ricco industriale giapponese Saito, lo ritrova e gli propone un un progetto molto difficile: non estrapolare un’informazione ma impiantare un’idea nell’incoscio di un giovane miliardario, prossimo erede di un monopolio energetico. In cambio Saito dara’ a Cobbs la possibilita’ di liberarsi dell’accusa di uxoricidio e rivedere i suoi figli..
<Nel film piu’ bello della storia del cinema si tenta di ricostruire la vita di un magnate della carta stampata dalla parola pronunciata in punto di morte, Rosabella; nella sua pellicola piu’ ambiziosa, Christopher Nolan fa in modo che nel giovane Fischer l’idea si innesti ritrovando la “Rosabella” dei suoi sogni. Fondere Quarto Potere e Blade Runner e’ un progetto molto audace e solo Nolan poteva ambire a tanto, riuscendo, almeno in parte a realizzare il suo proposito. Il congegno e’ perfetto, seppur complicatissimo: ci si muove su cinque livelli, tre di sogno, il piano della realta’ (o cosi’ l’epigono di Deckard crede..) e l’inconscio assoluto. La pecca molto probabilmente sta nel piano emotivo: non c’e’ una scena che riesca a commuovere anche se l’addio tra Cobbs e la moglie aveva un alto potenziale drammatico. Forse solo la scena finale riesce ad essere toccante ma benche’ il regista abbia cercato di limitare gli effetti speciali, quello che passera’ alla storia di questa pellicola sara’ il gusto tipicamente escheriano del cambiamento di prospettiva con il passaggio del piano orizzontale a piano verticale di Parigi.
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