Usa 1981
con John Travolta, Nancy Allen, Dennis Franz, John Lithgow
regia di Brian De Palma.
Jack Terry e’ un tecnico del suono con un passato in polizia, ora si occupa degli effetti sonori in filmetti di serie B. Una notte mentre sta registrando dei suoni all’aperto, assiste casualmente a un incidente d’auto in cui rimane ucciso un noto politico in lizza per la Casa Bianca mentre era in compagnia di un’accompagnatrice occasionale. Jack salva la ragazza e viene pregato di non far trapelare nulla dell’avventura del politico ma una volta a casa scoprira’ di aver registrato un rumore insolito che precede l’incidente: uno sparo..
Con il suo consueto citazionsimo (gia’ il titolo dimostra il chiaro omaggio a Blow up di Michelangelo Antonioni) De Palma riflette su un tema per lui fondamentale, il rapporto tra realta’ e finzione e questa volta lo spazio in cui si svolge l’azione e’ proprio quello cinematografico visto dall’insolita angolazione del suono: sara’ il colpo di fucile che non doveva essere registrato a metter in monto la vicenda e sara’ la mancanza di voce, coperta dai fuochi d’artificio a portarla a termine.
Il film si apre con un divertente piano sequenza di tre minuti (per la precisione 2 piu’ 1, dato che c’e’ una cesura) dove si fa il verso agli horror porno-soft creati dalla casa di produzione per cui lavora Jack e prosegue con un gustoso split screen dove si mostra il lavoro di Jack mentre nell’altra meta’ dello schermo la televisione racconta l’ascesa del governatore che avra’ l’incidente a cui assistera’ il protagonista. L’attenzione con cui De Palma si occupa di un aspetto poco noto del cinema, gli effetti sonori, testimoniano l’amore assoluto del regista per la settima arte e col passare del tempo sono diventati uno degli aspetti piu’ interessanti del film dato che quei macchinari analogici sono ormai cimeli da museo e il film stesso mentre li celebra, ne decreta anche un po’ la morte visto che c’e’ un uso di effetti digitali (i due protagonisti sullo sfondo dei fuochi d’artificio nel finale) che, benche’ ancora rudimentale, anticipa i tempi che verranno.
La vicenda thriller e’ probabilmente troppo macchinosa ma De Palma non lesina i virtuosismi: c’e’ una prevalenza cromatica di soli quattro colori bianco rosso, blu e giallo e molte inquadrature sono composte solo con questi colori e poi c’e’ l’uso quasi sperimentale della macchina da presa che ruota piu’ volte su se’ stessa mentre Jack scopre che hanno frugato a casa sua e cancellato tutto il suo lavoro.
Notevole il cast a partire da un bravo John Travolta in un ruolo inusuale per lui, soprattutto in quel momento della sua carriera dov’era l’idolo delle ragazzine, una svampitissima Nancy Allen e per i cultori di Dexter sara’ un piacere trovare John Lithgow gia’ nei panni del serial killer.
Si inizia ridendo ma si finisce nella commozione piu’ assoluta con uno dei finali piu’ tristi e cinicamente romantici che abbiate mai visto.
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