Italia 1988 Medusa
con Diego Abatantuono, Giulia Boschi, Paolo Rossi, Sabina Guzzanti
regia di Giuseppe Bertolucci
Ferruccio Ferri e’ un giovane di provincia appassionato di cammelli che sta per partecipare alla finale di un telequiz di successo dove potrebbe vincere cinquecento milioni. L’aspirante vincitore e’ sotto contratto con Camillo, un manager senza scrupoli che lo conduce a tappe forzate verso Milano a dorso di cammello ma dopo vari tentativi di fuga da parte di Ferruccio la strampalata compagnia di Camillo si scioglie proprio il giorno prima della finale del quiz. Al gioco televisivo non viene ritenuta esatta una risposta di Ferruccio che decide di far ricorso. Intanto torna a casa in treno. Durante il viaggio incontra Anna che per sfuggire al matrimonio e a una vita gia’ decisa dai genitori, gli chiede di fingersi il suo amante..
La cesura in due parti nettamente distinte e il ritmo altalenante inficiano pesantemente l’opera sostenuta dallo sguardo surreale tipico di Giuseppe Bertolucci che dimostra anche un certo gusto per l’eleganza della composizione facendo agire i suoi bislacchi personaggi in una Bassa Padana fatta di archeologie industriali ancora fascinose senza gli orrendi capannoni che oggi guastano irrimediabilmente il paesaggio. L’interesse che si puo’ trovare nella pellicola e’ infatti quello di uno spaccato dell’Italia di venti anni fa con un sottobosco televisivo ruspante ma fondamentalmente ingenuo e una televisione privata che ancora reclamava il diritto alla diretta.
Stesso discorso per il cast con giovanissimi attori che sono diventati i protagonisti della scena artistica di oggi: oltre a Paolo Rossi e Sabina Guzzanti nel corso del film si possono scoprire gustosi camei (anche solo vocali) di star oggi indiscusse.
E' l'occasione anche per rivedere Giulia Boschi, bellissima attrice allora lanciatissima che ha rinunciato alla carriera cinematografica per dedicarsi con altrettanto successo alla medicina tradizionale cinese.
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