Move Over, Darling
USA 1963 20th Century Fox
con James Garner, Doris Day, Thelma Ritter
regia di Michael Gordon.
Nicholas Arden si risposa dopo cinque anni di presunta vedovanza: la prima moglie, Ellen, era scomparsa in un naufragio e data per morta, ma la donna torna a casa proprio il giorno in cui si sono celebrate le nuove nozze...
Una commedia graziosa, interessante più per le riflessioni che offre che per il valore artistico.
Il film e’ il remake della commedia del 1940, Le mie due mogli (My favorite wife) interpretato da Cary Grant e Irene Dunne per la regia di Garson Kanin. La differenza tra i due film sta sostanzialmente nel fatto che nella versione del ’41 la moglie ritorna prima del nuovo matrimonio e inizia un gioco di seduzione che punta molto sulla gelosia (e’ rimasta sette anni su un’isola deserta sola con un altro aitante naufrago interpretato da Randolph Scott) mentre nella versione con Doris Day il matrimonio e’ gia’ stato celebrato e tutta l’azione verte sulla necessita’ di impedire che si consumi la prima notte di nozze per poter dichiarare nullo il matrimonio. Trascorrono poco piu’ di vent’anni tra le due versioni ma l’America e’ completamente cambiata, alla disinvolta alta societa’ delle commedie sofisticate e’ subentrato il perbenismo dell’America anni ’50 e le due star protagoniste incarnano perfettamente questo spirito: Cary Grant sarebbe troppo signore per rivelarlo, ma potreste mai pensare che il suo Nick Arden abbia bisogno di aspettare la prima notte per consumare? Questo invece, diventa il busillis quando per protagonista c’e’ Doris Day, non per nulla soprannominata la vergine di ferro del cinema americano e benche’ anche lei abbia trascorso cinque anni su un isola deserta con la sola compagnia di un aitante naufrago, si offende ancora quando il marito si permette di avere qualche dubbio!
Di estremo interesse (credo sia un caso unico) e’ il legame metacinematografico tra le due pellicole: ad un certo punto, sempre allo scopo di impedire che le nozze siano consumate, la Day si finge massaggiatrice e con un buffo accento tedesco chiede alla sua cliente (la seconda moglie) se ha mai visto un vecchio film con Cary Grant e Irene Dunne in cui la protagonista femminile torna dal marito dopo esser stata creduta morta per sette anni..
Nonostante il titolo e l’intero cast cambiato, Move Over, Darling e’ la ripresa di Something's Got to Give, l’ultimo film girato da Marilyn Monroe con Dean Martin e Cyd Charisse per la regia di George Cukor, rimasto incompiuto in seguito alla morte della protagonista avvenuta il 5 agosto 1962.
Per la nuova versione del film vennero riadattati i costumi e le pettinature pensate per Marilyn e in alcune riprese a campo lungo Doris Day puo’ essere quasi scambiata per la Monroe, grazie al look.
Che Marilyn avesse molti problemi a girare questa pellicola e’ risaputo, forse le sue angosce diventano piu’ comprensibili pensando alla trama: oltre che con il marito, Ellen Arden deve ricostruire un rapporto con i due figli che l’hanno creduta morta per tanto tempo ed e’ noto quanto pesasse all’attrice l’impossibilita’ di portare a termine una gravidanza e il dover interagire con due bambini sul set non avra’ certo reso piu’ facile la sua situazione emotiva disastrata.
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