Spiace molto dover criticare una trasmissione televisiva i cui contenuti sono ineccepibili riproponendo in video la formula del programma radiofonico Caterpillar su cui si innesta l’alto valore aggiunto di Philippe Daverio.
Le lacune sono tutte sul versante tecnico con una regia francamente incapace di gestire lo sguardo spaesato dei conduttori non abituati alla lucina rossa della telecamera, proponendo inquadrature insensate dall’alto o dietro al vetro per ricordare la provenienza radiofonica. La prima puntata e’ stata una vero disastro, adesso la situazione e’ decisamente migliorata anche se ci sono errori macroscopici nelle composizioni piu’ elementari, ad esempio nel minuto dedicato al sindaco, il politico e’ ripreso di tre quarti sulla sinistra del teleschermo e il minutaggio occupa esattamente la stessa porzione di quadro coprendo parte del primo piano e lasciando fastidiosamente vuota l’laltra meta’ dello schermo.
La stessa disattenzione si ripropone anche nel mixaggio audio dove i passaggi da studio ai collegamenti lasciano sempre a desiderare, con l’audio esterno ancora aperto ad alto volume quando in studio si commenta il contributo ormai passato.
La direzione tecnica del programma sembra essere in mano a stagisti scarsamente coinvolti, bruciando l’’occasione di un programma leggero e intelligente proposto in una fascia insolita. Sara’ un tentativo di affossare solo uno degli ultimi progetti dell’ex direzione Di Bella o la conferma della volonta’ di mandare a ramengo tutta la tivu’ di stato?
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