Non ho mai amato molto i serial televisivi che nei primi anni ‘80 riempirono i palinsesti delle tv private nazionali, preferivo decisamente i cartoni e quindi non ho mai visto una puntata di A- Team o Magnum P.I.. Una delle poche eccezioni era la situation comedy Il mio amico Arnold, forse perche’ ci trovavo dei punti di contatto con Tre nipoti e un maggiordomo che mi piaceva molto; in entrambi i casi un ricco signore si trova ad adottare dei fratellini rimasti orfani, in Tre nipoti e un maggiordomo e’ uno zio scapolo che adotta i nipoti riuscendo a preservare la propria liberta' grazie all'aiuto fondamentale del signor French, il maggiordomo; ne Il mio amico Arnold un ricco uomo d’affari con una figlia, si prende cura dei figli della sua governate di colore quando questa muore e dai ghetti di Harlem li porta a vivere in un attico della Quinta Strada con vista su Central Park.
Il mio amico Arnold (titolo originale Diff'rent Strokes) e’ stato un programma di sicuro successo internazionale ma sembra destinato ad entrare nel mito per un cupo destino che ha colpito i giovani protagonisti della serie.
Dana Plato, la bella Kimberly figlia naturale di Philip Drummond si e’ suicidata nel 1989 dopo aver finito la sua carriera in squallidi filmetti pornografici.
Todd Bridges che interpretava Willis Jackson ha avuto problemi con la droga e ha scontato alcuni anni di carcere.
Charlene Duprey, la dolce fidanzatina di Willis era interpretata da una giovanissima Janet Jackson, nome altisonante del pop che si porta dietro la tragedia di Michael.
E’ di ieri la notizia della scomparsa di Gary Coleman, il vispissimo Arnold protagonista della serie. L’attore se ne e’ andato a soli 42 anni per i postumi di un'emorragia celebrale, ma la sua vita e’ sempre stata caratterizzata dalla malattia, una forma di nefrite che ne ha impedito la crescita normale. A questi problemi di salute si sono aggiunte le questioni legali con i genitori adottivi che l’attore accusava di averlo defraudato del patrimonio ottenuto con il successo televisivo. Il rancore si e’ trasformato in aggressivita’ che ha portato Gary Coleman ad avere diversi problemi con la giustizia.
Ah...quanti ricordi...:-)
Scritto da: Roy | 31 maggio 2010 a 17:20