Un ghost writer accetta di malavoglia l’ingaggio per finire la stesura della biografia dell’ex premier britannico Adam Lang: la paga e’ favolosa ma la morte misteriosa del precedente scrittore lascia intuire che non si trattera’ di un lavoro facile, soprattutto quando Lang viene inquisito per crimini contro l’umanita’. L’accusa e’ di aver permesso la tortura di cittadini inglesi sospettati di terrorismo.
Uno dei rari casi in cui la traduzione italiana e’ piu’ felice del titolo originale: L’uomo nell’ombra puo’ riferirsi a piu' di uno tra i protagonisti del film andando ben oltre l’impacciato scrittore coinvolto in una storia piu’ grande di lui e lasciando intuire la perfetta struttura ad incastro di questo thriller politico ispirato alla vita di Tony Blair.
Meccanismo giallo che regge fino all’ultimo colpo di scena riuscendo sempre a sorprendere lo spettatore fino ad un geniale finale che avviene fuori inquadratura e ancora il dubbio: sara’ avvenuto quello che tutti immaginiamo o ancora una volta le cose saranno diverse da quel che sembra?
Avvolto perennemente in cupi toni di grigio, il film e’ una perfetta rilettura dell’ultimo decennio di storia e salta all’occhio anche la coincidenza tra la vicenda del protagonista con quella del regista: si deve decidere se farsi instradare o meno per subire un processo e la domanda che sorge spontanea riguarda la strana combinazione del ritorno in auge della brutta storiaccia di Polanski proprio durante l’ultimazione di questo film: potere della suggestione filmica?
che gran piacere
Scritto da: alp | 29 aprile 2010 a 00:28
ancora non l'ho visto...
volevo evitarlo dopo quello che ho sentito sul regista ma so che il cinema è altro, va oltre e quindi credo di vederlo.
ely
Scritto da: ely | 30 aprile 2010 a 15:17
anche è a me è piaciuto molto.L'ambientazione sull'isola pressochè deserta e l'interpreatzione di Ewan McGregor-grande attore-sono le cose che ho preferito.
Scritto da: Gea | 30 luglio 2010 a 14:23