The Witchfinder General
(titolo americano The Conqueror Worm)
GB 1968
con Vincent Price, Rupert Davies, Ian Ogilvy, Hilary Dwyer
regia di Michael Reeves
1645. Nell’Inghilterra squassata dalla guerra civile tra Cromwell e Carlo I, l’inquisitore Matthew Hopkins con l’aiuto dell’ancor piu’ sadico assistente John Stearne, mette a ferro e fuoco i villaggi in cui e’ chiamato, di solito per delazione, torturando e uccidendo presunte streghe e stregoni.
Sara, la nipote di un prete cattolico caduto nelle mani di Hopkins, si offre all’Inquisitore per risparmiare allo zio la morte; quando il perfido Stearne scopre la tresca, violenta Sara distogliendo cosi’ Hopkins dalle sue grazie e condannando a morte il prete. La ragazza e’ pero’ fidanzata con Richard Marshall, soldato di Cromwell che, venuto a conoscenza dei fatti, giura vendetta e, a rischio della diserzione, si getta all’inseguimento dei due uomini..
Il film e’ famoso per essere l’ultima opera compiuta del promettente regista inglese Michael Reeves che mori’ appena venticinquenne nel 1969, per abuso di barbiturici. Viene considerato uno dei migliori horror inglesi di tutti i tempi, ma certamente i dubbi che ancora aleggiano sul presunto suicidio del giovane regista, alimentano il mito.
Dalla pellicola sono quasi assenti l'elemento orrorifico e quello splatter, tendendo a creare un horror d'atmosfera che gioca con i timori ancestrali legati alla tremenda caccia alla streghe che devasto' il Vecchio e il Nuovo Mondo per secoli. Resta la sensazione di angoscia dovuta alla concezione pessimista di una realta' dove il male sovrasta e contamina tutto: nel finale Marshall infierisce a lungo con un'ascia sull’inquisitore e maledice il compagno d’armi che finisce l’uomo con un colpo di pistola perche’ gli ha tolto la sua vendetta.
L’opera puo' deludere i fan di Vincent Price per la sua prova raggelata e contenuta, che pure ha ispirato il personaggio del giudice Frollo ne Il gobbo di Notre Dame targato Disney. E’ noto che l’attore fu imposto dalla casa di produzione ed ebbe un rapporto contrastato con il regista.
In ogni caso il film e’ invecchiato maluccio ma lo sorreggono ancora la perfetta ricostruzione storica e l’ottima fotografia che gioca molto sul contrasto chiaro scuro.
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