Once Upon a Honeymoon
USA 1942
con Cary Grant, Ginger Rogers, Walter Slezak
regia di Leo McCarey.
Vienna 1938. Katherine Butt-Smith, un’arrampicatrice sociale americana (il cui vero nome e’ Kathie O'Hara) sta per sposare il barone Franz Von Luber. La notizia suscita molto scalpore perché’ il promesso sposo e’ sospettato di appoggiare l’ascesa di Hitler. Il giornalista radiofonico Pat O'Toole viene incaricato di scoprire i veri intenti di Von Luber e si mette a seguire la coppia nelle tappe del viaggio di nozze, che, guarda caso, son le stesse dell’espansione del Terzo Reich; ovviamente, fin dal primo sguardo scoppia l’attrazione tra Pat e Kathie.
Commedia brillante coniugata con la propaganda antinazista dagli esiti non proprio riuscitissimi. Tutto si svolge mentre un orologio che ha per lancette la svastica nazista segna inesorabilmente il tempo e se i numeri comici sono perfetti (del resto Leo McCarey e’ un genio indiscusso del settore e la coppia di protagonisti non e’ da meno) il film si perde nei numerosi passaggi attraverso le varie nazioni attraversate dalla coppia in luna di miele. La vicenda diventa ancora piu’ macchinosa quando Kathie, capita la vera natura del marito, si finge morta e sfrutta il nome da ragazza, O’Hara, anziche’ quello usato per conquistare il marito. Dopo aver raggiunto a fatica Parigi con Pat, la donna viene convinta da un agente del controspionaggio a tornare dal marito per spiare le sue mosse. In fin dei conti il film racconta di una donna che da bieca arrampicatrice sociale si trasforma in persona piu’ sensibile dopo aver preso coscienza degli orrori della guerra, prima aiutando una cameriera ebrea a fuggire poi tornando da marito per spiarlo, aiutando cosi' il suo Paese. Di certo la pellicola avrebbe guadagnato se fosse rimasta concentrata su questo tema ma la necessita’ della propaganda bellica costringe il film a dilungarsi sugli orrori del conflitto, con la caduta di stile dei due protagonisti scambiati per ebrei e salvati all’ultimo minuto dalla deportazione. Dopo tante disavventure, un finale in puro stile screwball con un Cary Grant eccezionale che deve informare il capitano della nave della caduta in mare del vilain e per farlo deve interrompere una partita a carte. La scena e’ filmata da dietro un vetro, dal punto di vista di Kathie, per cui e’ una pura, geniale comica muta.
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