Tommaso torna a Lecce e confida al fratello Antonio che durante un’importante cena familiare rivelera’ di non aver studiato Economia e Commercio, come credono i genitori, ma di essersi laureato in Lettere e di voler fare il romanziere e di essere gay, ma durante la cena Antonio ruba la scena al fratello per fare a sua volta coming out..
Peccato che Ozpetek non sappia trovare un equilibrio ta i toni grotteschi e quelli piu’ malinconici di questa commedia familiare il cui incipit con il fratello che ruba la scena all’altro per proclamarsi gay e’ decisamente divertente, come la caratterizzazione della famiglia borghese omofoba, piu’ che altro timorosa del giudizio della mentalita’ bigotta della citta’ di provincia.
Troppe caratterizzazioni affollano la pellicola, alcune perfette come l’alcolizzata zia Luciana, mai piu’ ripresasi da una fuga in gioventu’ in quel di Londra, interpretata molto bene da una Elena Sofia Ricci imbruttita a puntino. Risultano un po’ meno comprensibili le due figure femminili legate all’amore impossibile, la nonna e Alba, la ricca socia del pastificio che si innamora di Tommaso.
Nel complesso comunque una commedia che riesce a divertire e che, se non altro, conferma l’abilita’ di Ozpetek nel dirigere gli attori.
Mah... io invece l'ho trovato decisamente equilibrato!
RECENSIONE
Scritto da: CINEMAeVIAGGI | 27 marzo 2010 a 07:01
sottoscrivo tutto
Scritto da: alp | 28 marzo 2010 a 13:12
Questa commedia mi ha divertito molto, ma la cosa che piu' ho apprezzato, da appassionato di HiFi, sono stati i beellissimi impianti hi-end che si vedevano nelle stanze della casa (parliamo di McIntosh per esempio).
Complimenti a chi si e' occupato degli arredamenti :-)
Ciao
Scritto da: roy | 08 aprile 2010 a 08:39