Avevo letto a suo tempo il best seller L’eleganza del riccio e, pur apprezzandolo, avevo patito la grande delusione della morte della portieia alla soglia di una nuova felicita’.
Anche nel suo stile elegante il romanzo e’ pur sempre una favola moderna che invita a guardare oltre le apparenze e allora dinnanzi alla favola esigo il mio diritto al lieto fine altrimenti mi permetto di liquidare il grande exploit della narrativa francese come un’operazione furbetta infarcita di un certo classismo culturale per cui la brillante autrice, non sapendo come uscire dal crescendo sentimentale che aveva creato, ha pensato bene di far fuori la protagonista piu’ scomoda.
Questa premessa per dire che, con buona pace delle rimostranze di Muriel Barbery sulla riduzione cinematografica che Mona Achache ha liberamente tratto dal suo romanzo, preferisco il film al libro.
Mentre nel romanzo si intrecciano i punti di vista della dodicenne Paloma e della burbera Madame Michel, la portiera, la pellicola prende in considerazione solo il punto di vista della ragazzina trasformando il racconto in una storia di formazione: le pulsioni suicide della dodicenne troppo intelligente e disincantata si placano davanti alla morte di qualcuno che le e’ davvero caro.
Mona Achache risolve la vicenda con levita’ e raffinatezza stilistica sostenute da alcune scene animate davvero deliziose.
Inutile nascondere che il mio giudizio positivo viene sottolineato dalla magnifica location: il palazzo dell’alta borghesia parigina che nel libro si trova in Rue de Granelle, si e’ materializzato in un meraviglioso stabile art nouveau e l’appartamento di M.me Michel conserva anche un’adorabile tappezzeria d’epoca.
Davvero bellissime le scene animate, e si anche l'ambientazione era molto bella. Gran bel film, non posso dire nulla riguardo al romanzo perchè non l'ho ancora letto.
Scritto da: Alessandra | 11 gennaio 2010 a 19:33
Anche a me e' piaciuto molto.
Ciao
Scritto da: roy | 11 gennaio 2010 a 21:43
Il romanzo mi aveva irritato, l'ho trovato manicheo, non ho voglia di vedere anche il film ma ho saputo che almeno la versione cinematografica ci risparmia l'assurdità della portiera che guarda in continuazione i film di Ozu
Scritto da: alp | 13 gennaio 2010 a 20:42
hai saputo male alp, le sorelle Munekata vengono anche mostrate proiettate nella lussuosa sala cinema del ricco giapponese!
Felice che anche tu non abbia amato il romanzo :)
Scritto da: ava | 14 gennaio 2010 a 17:17
Il romanzo mi è piaciuto molto...il film è una "chicca"!
Scritto da: maura | 21 gennaio 2010 a 12:09