Il signor Fredricksen e’ un burbero vedovo solitario che cerca di salvare la sua casa, scrigno dei ricordi della lunga storia d’amore con l’adorata Ellie, dalle grinfie di un palazzinaro senza scrupoli che usa uno scoppio d’ira dell’anziano per farlo interdire e rinchiuderlo in una casa di riposo. Per sfuggire al destino, a Carl Fredricksen non resta che la fantasia cosi’, grazie a migliaia di palloncini trasforma la sua casa in un oggetto volante con cui raggiungere le Cascate Paradiso, meta da sempre agognata con Ellie. Ma nel portico della casa si nasconde suo malgrado un clandestino, il piccolo Russel, con lui Carl condividera’ una rocambolesca avventura che gli fara’ incontrare il mito della sua infanzia...
Per i suoi ultimi capolavori la Pixar sembra ispirarsi a uno dei piu’ grandi geni del cinema, Charlie Chaplin; se Wall.E poteva essere la versione futuribile di Charlot, Up attinge direttamente alla malinconia de Luci della citta’ mescolando, come nel capolavoro chapliniano, tempi comici e commozione pura: non credo che nessuno osera’ negare di aver avuto almeno il magone durante le scene dal matrimonio tra Carl ed Ellie, raccontate per brevi sequenze senza dialoghi. Anche la musica rimanda chiaramente alle composizioni che Chaplin scriveva per i suoi film.
L’dea di far volare la casa appesa a una miriade di palloncini colorati e’ piu’ poetica che fantasiosa, la fantasia si scatena nella seconda parte della pellicola dove l’avventura prende il sopravvento. Molto bella la trovata di far rincontrare a Fredricksen il mito della sua infanzia, Charles Muntz, diventato perfido e alla guida di una muta di cani parlanti.
Up e’ un inno alla fantasia e alla liberta’ mentale di inseguire i propri sogni indipendente dai vincoli dell’eta’, e a proposito di grandi vecchi, va anche sottolineata la bonta’ del doppiaggio italiano affidata a Giancarlo Giannini per la voce di Carl, mentre Muntz e’ doppiato da Arnoldo Foa’, voci riconoscibilissime ma che sanno mettersi al servizio del film con grande mestiere, cosa che non sempre e’ capitato con le scelte del doppiatori italiani dei cartoon.
Rispettata anche la tradizione del corto che introduce lo spettacolo. Altissimo il livello, come sempre del resto, di Parzialmente nuvoloso che, introducendo il tema del cielo che dominera’ il lungometraggio, narra una bella storia di amicizia nel fantastico mondo delle cicogne che consegnano i neonati e delle soffici nuvole che creano i piccoli. Ad una nuvola e’ affidato il compito di creare i cuccioli delle specie piu’ pericolose e la povera cicogna che fa le sue consegne e’ sempre piu’ malconcia.. Tenerezza e risate a crepapelle.
Ti seguo sempre, anche se ho cambiato blog
(http://noterapide.blogspot.com/)
Angelo
Scritto da: Angelo | 07 novembre 2009 a 13:24
Molto bello il tuo accostamento a Charlie Chaplin :-)
Scritto da: roy | 08 novembre 2009 a 11:54