Italia 2008,
con Riccardo Moretti, Tania Squillario, Giovanna Daddi,
regia di Paolo Benvenuti
regia di Paolo Benvenuti
Doria Manfredi, servetta di Casa Puccini a Torre del Lago, va a riaprire la villa in previsione dell’imminente ritorno del Maestro e della consorte Elvira e trova la figliastra del compositore, Fosca, che amoreggia con il librettista Civinini. Per paura che la domestica faccia la spia, Fosca fa credere alla madre che la ragazza sia l’amante del celebre patrigno. Scoppiato lo scandalo, Doria viene chiusa in casa tra la vergogna dei parenti e benche’ riesca ad informare Puccini su come si siano realmente svolti i fatti non viene aiutata dal Maestro che anzi usa la vicenda per sviare i sospetti dalla sua vera amante, disperata Doria si suicidera’.
Presentato a Venezia 08, il bellissimo film di Paolo Benvenuti si e’ dovuto scontrare con una querela, poi rientrata, da parte degli eredi Puccini che trovano disdicevole la trama per l’immagine del grande Maestro del melodramma.
Al regista non interessa indagare la figura del compositore la cui indifferenza ai fatti potrebbe essere giustificata dall'impeto della creazione, Puccini sta infatti lavorando a La fanciulla del west; Benvenuti in realta’ omaggia indirettamente il compositore costruendo un melodramma attorno alla figura di Doria, servetta trasfigurata in eroina pucciniana interpretata teneramente dalla perfetta Tania Squillario.
Il film e' caratterizzato dalla mancanza di dialoghi: sentiamo tutti i suoni in presa diretta della casa, la musica del pianoforte, le canzoni del popolo, il cicaleccio lontano ma mai un vero dialogo. Una scelta molto difficile ma perfettamente riuscita che rende l’atmosfera dei primi del secolo: potremmo quasi esser di fronte a un film muto a colori dove la lettura delle lettere da parte della voce off sostituisce le didascalie, ma la totale mancanza di dialoghi vuole sottolineare il silenzio d'omerta' che avvolge la fanciulla portandola al suo destino di morte.
La fedelta’ della ricostruzione storica e’ affidata piuttosto alla meravigliosa fotografia del lago di Massaciuccoli che restituisce tutta la luminosita’ della pittura macchiaiola en plein air, a cui corrisponde l’eleganza dei giochi di luce degli interni, da menzionare assolutamente il raffinatissimo, quanto inquietante, gioco d’ombre del fattorino che porta a Puccini la notizia della morte di Doria, la tragedia e’ compiuta.
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