Walter Garber, alto dirigente della metropolitana newyorkese, viene degradato in attesa di essere giudicato per una presunta tangente. Mentre svolge il suo lavoro presso la centrale di smistamento dei treni si accorge che qualcosa di strano e’ successo a un convoglio: si tratta di un sequestro e Garber si trovera’ a dover vestire i difficili panni del mediatore..
Tony Scott e’ sinonimo di garanzia per quanto riguarda la capacita’ di cogliere lo stile visivo piu’ attuale e moderno tanto da rendere impossibile capire se si limiti a cogliere le nuove tendenze o addirittura le anticipi, l’ultima sua fatica non fa eccezione a questa regola e tra le varie caratteristiche visive c’e’ la conferma che “l’estetica del bokeh”, cioe’ la totale mancanza di profondita’ di campo sia molto di piu’ di una necessita’ che nasce dal filmare in esterni quindi di nascondere con la sfocatura qualcosa di indesiderabile sullo sfondo come ho letto da qualche parte: gran parte del film e’ girato in ambienti chiusi, la centrale operativa della metropolitana o il vagone sequestrato eppure anche in situazioni cosi’ ristrette e a volte corali la mancanza di profondita’ di campo la fa da padrone e talvolta viene addirittura esasperata dall’elaborazione digitale dimostrando che la mancanza di profondita’ di campo e’ qualcosa di piu’ di una semplice scelta estetica, fosse anche a livello inconsapevole, e’ comunque la caratteristica principale di questi ultimi anni, come le luci blu lo erano per gli anni ‘80.
Il regista non si limita a girare con uno stile adrenalinico il remake de il colpo della metropolitana del 1974 ma attualizza la vicenda unendo i due antagonisti nella medesima colpa di concussione, strizzando quindi un occhio alla recentissima crisi economica. Certamente il tentativo di frode di Ryder e’ di gran lunga piu’ grave della mazzetta presa da Garber ma entrambi sono colpevoli davanti alla citta’ a cui debbono rendere conto, lo scontro dialettico tra i due si esplica nel differente punto di vista per cui Garber pensa ancora di avere una possibilita’ di redenzione e trova la sua occasione nella mediazione con i sequestratori ma il sottofinale amarissimo mostrera’ il prezzo che Garber dovra’ pagare (l’omicidio) per poter tornare a casa sereno (?).
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