Affair with a stranger
USA 1953, RKO
con Jean Simmons, Victor Mature, Mary Jo Tarola,
regia di Roy Rowland.
La falsa notizia che il celebre commediografo Bill Blakeley stia divorziando dalla moglie scatena i commenti degli amici piu’ cari della coppia che ricordano come nacque il loro amore.
Una commediola sentimentale interessante dal punto di vista storico perche’ mostra un momento di passaggio dal cinema classico e quello moderno: infatti nell’opera non mancano inserti screwball che richiamano la commedia sofisticata anni ‘30 innestati nella piu’ moderna struttura a flashback che rievoca l’amore di Bill e Carolyn, flashback resi ancora piu’ interessanti dall’idea di cicaleccio su una notizia infondata riportata dai media.
L’impostazione scenografia e’ quella che piu’ evidenzia il momento di cambiamento: ricordando che il primo film girato internamente in esterni e’ Fronte del porto dell’anno seguente, vediamo che nel lavoro di Roy Rowland gran parte della pellicola e’ girata in studio (tipica la scena dall’edicolante girata dinanzi al trasparente di una notte uggiosa) mentre il finale e’ girato in una vera stazione. I due treni che si fermano su binari paralleli facendo rincontrare i coniugi sono una metafora abbastanza banale ma quanto e’ moderno e inquietante quel procedere della coppia verso il buco nero del sottopasso dopo la riconciliazione!
Inconsueta anche la coppia di protagonisti: la brava Jean Simmons e’ affiancata dal nostrano Victore Mature (al secolo Vittorio Maturi, di padre trentino) che se la cava anche nella commedia, benche’ sia passato alla storia per le sue performance nei kolossal biblici.
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