Il potente miliardario fancese Jean-Marc Clement si invaghisce di una ballerina di Off Broadway, Amanda Dell, e per farsi amare solo per se’ stesso e non per i suoi soldi si finge attore, arte per cui e’ negato nonostante si faccia dare costose ripetizione di ballo da Gene kelly, di canto da Bing Crosby e di comicita’ da Milton Berle..
E’ un classico di ogni estate di Rete4: per celebrare la scomparsa di Marilyn, avvenuta il 5 agosto 1962 (che anche RAI3 rievochera’ mercoledi' dando come film mattutino Giungla d’Asfalto) si riempiono i vuoti palinsesti estivi con i suoi film.
Ieri e’ toccato a Facciamo l’amore, piu’ famoso per la liaison che uni’ Yves Montand e Marilyn durante le riprese, che per il valore artistico: si tratta infatti di commedia musicale che non riesce mai a decollare e ad appassionare il pubblico nonostante l'indubbia bravura dei due protagonisti e del regista.
Forse troppo spazio viene lasciato al divo francese e la parte di Marilyn risulta quasi secondaria ed e’ un peccato che venga ricordato solo il famosissio balletto in maglione su My heart belongs to daddy; lo sfondo scuro del teatro fa risaltare la golosa bellezza di Marilyn , mai stata cosi’ burrosa e luminosa.
Fascino che non deve essere sfuggito a Madonna e al suo staff che soprattutto negli anni’80 si rifaceva espressamente a Marilyn: se era lampante l’omaggio a Gli uomini preferiscono le bionde nel video di Material girl, mi pare piu’ sottile il legame che lega la celeberrima gueperie disegnata da Gaultier con le coppe del seno a cono con la camicia da notte che proponeva lo stesso effetto sulla Monroe nel balletto di Lets make love.
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