
Ieri a Los Angeles si e’ spento nel sonno il famoso caratterista, comprimario di tanti celebri film.
il vero nome dell’attore era Mladen George Sekulovich, nato a Chicago nel 1912 da genitori dell’Est europeo. Nel 1937, dopo gli studi teatrali, Malden arriva a New York e viene presto notato da Elia Kazan con cui spesso collaborera’ sul grande schermo.
Il debutto cinematografico e’ del 1940 con una breve comparsata nella commedia romantica
Non desiderare la donna d'altri diretta da Garson Kanin. Nel 1951 arriva l’oscar per la parte di Harold 'Mitch' Mitchell ne
Un tram che si chiama desiderio diretto appunto da Kazan e interpretato da Marlon Brando, colleghi che Malden ritrova nel 1954 in
Fronte del porto. Intanto nel ‘52 era stato Jim Gentry, il ricco possidente che sposa
Jennifer Jones in
Ruby fiore selvaggio di King Vidor e nel 1953 interpreta il poliziotto che conduce le indagini in
Io confesso di Alfred Hitchcock.
Nel ‘56 uno dei suoi rari ruoli da protagonista in Baby Doll sempre diretto da Elia Kazan: e’ il marito della sposa bambina interpretata da Carroll Baker corteggiata da Ely Wallach. Dal film prese il nome il celebre indumento di lingerie.
Nel 1957 Malden si cimenta con la regia firmando Il fronte del silenzio, unico film da lui diretto, un discreto film processuale incentrato su un caso di tradimento riguardante alcuni militari impegnati nella guerra di Corea.
Nel 1961 e’ Brando a cimentarsi con la regia e sceglie Karl Malden come suo antagonista per I due volti della vendetta: Malden e’ lo sceriffo Dad Longworth, ex compagno di rapine di Rio (Brando) che non aveva esistato a lasciar catturare pur di salvarsi ed e’ ora oggetto della vendetta di Rio.
Tra gli altri film di Malden vanno ricordati
L'uomo di Alcatraz del ‘62,
La donna che inventò lo strip-tease (1962) musical di Melvin Le Roy con una grande
Natalie Wood.
Del 1964 sono Chi giace nella mia bara? accanto a Bette Davis e Il grande sentiero, diretto da John Ford.
Nel ‘70 e’ tra i comprimari di Patton generale d'acciaio e l’anno seguente e’ il protagonista del debutto del nostro Dario Argento, Il gatto a nove code.
Dal ‘72 al ‘77 per 120 episodi sara’ il Detective Lt. Mike Stone nel serial Le strade di San Francisco accanto a Michael Douglas, il famigerato poliziesco rende l’attore uno dei volti piu’ noti del piccolo schermo tanto che partecipera’ anche ad altre serie meno note qui in Italia.
Torna al cinema sul finire degli anni’ 80 con un ruolo in Pazza diretto da Martin Ritt ed interpretato da Barbra Streisand.
Vietnam morte Orange e’ l’ultimo film interpretato dall’attore nel 1988.
Scusateci per l'OT: leggete e diffondete questa petizione, per salvare l'istituto referendario. La trovate al seguente indirizzo: http://firmiamo.it/abrogazione-quorum-referenda
A: Parlamentari, giornalisti, cittadini
Chiediamo ai parlamentari di TUTTI i partiti di impegnarsi nella presentazione di una legge parlamentare che cambi le attuali regole referendarie, ormai obsolete.
Ormai tutte le forze politiche che vogliono far fallire un referendum, hanno imparato ad "annettere" il 30% di astensione fisiologica alla propria posizione ideologica. Basta un 20% di fautori del NO che diserti le urne, per far fallire qualsiasi referendum.
E' con questa tecnica che da ormai più di tre lustri NON UN SOLO REFERENDUM ha raggiunto il quorum. Negli oltre 60 anni di storia della Repubblica Italiana, NON UNA SOLA proposta di legge di iniziativa popolare è diventata legge.
O salviamo l'istituto referendario, o l'ultima forma di democrazia diretta che ci è rimasta può essere dichiarata ufficialmente morta.
Proponiamo l'innalzamento del numero delle firme da 500.000 a 1.000.000 (al fine di limitare la proliferazione di referenda), e la contestuale ABOLIZIONE del QUORUM del 50% di voti. Chi non vota, non deve contare.
In via accessoria, proponiamo severe limitazioni all'uso delle "tecniche di sartoria", che con un uso sapiente delle "forbici", trasformano surrettiziamente un referendum abrogativo in uno propositivo. In alternativa, proponiamo che siano ammessi, alla luce del sole, referenda propositivi il cui esito abbia valore legislativo.
Infine, proponiamo che i testi dei quesiti referendari vengano formulati in maniera comprensibile anche da parte di persone di cultura media. La comprensibilità verrà accertata da un comitato di esperti, con le tecniche mutuate dalle ricerche sulla comunicazione (copy-analysis, comprehension-tests, eccetera).
Salviamo il referendum riformandolo, o uccidiamolo, perchè altrimenti butteremo ogni volta nel cesso 430 milioni di € senza ottenere alcun risultato.
Scritto da: tafanus | 02 luglio 2009 a 19:29