Coraline, si trasferisce in una nuova casa dove si annoia molto perche’ gli amici sono lontani e i genitori troppo presi dal loro lavoro. Un giorno la ragazzina scopre una porticina che conduce in un mondo parallelo dove i genitori sono perfetti, sempre allegri e disponibili, a parte il fastidioso dettaglio di avere per occhi un paio di bottoni..
Non sono particolarmente entusiasta di questo film cosi’ acclamato e quel che pare essere il suo punto di forza, l’animazione in 3D, e’ per me il suo punto debole. Intendiamoci il film e’ particolarissimo, una favola nera che costruisce con fantasia un mondo parallelo, un incubo spaventosamente accogliente che gioca direttamente con il mondo degli archetipi, in particolare bambole, pupazzi e situazioni circensi che spesso terrorizzano i bambini, invece di divertirli e la parte finale in cui la casa si sgretola a me ha ricordato addirittura alcune pagine de La casa sull’abisso di Hodgson.
Detto questo ho trovato limitante la necessita' di costruire le scene a favore di 3D, quindi con un certo taglio o tipo di inquadratura, ad esempio ci deve sempre essere qualcosa in primo piano per dare l’idea di profondita’: il mezzo tecnico a mio parere e’ diventata una gabbia che ha bloccato la poesia che il mondo fantastico descritto in Coraline avrebbe potuto ulteriormente raggiungere.
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