Il film narra le vicende di un giovane batterista, Roberto Tobias, che uccide senza volerlo un uomo che lo pedinava da giorni. Da quel momento una spirale di morti violente si abbatte sulle persone che lo circondano fino alla scoperta dell’assassino.
La trama e’ indubbiamente esile e un po’ contorta, ma la pellicola ha una certa energia che deriva dalla disinvolta sicurezza con cui Argento costruisce le immagini, penso a tutta la sessione musicale iniziale, in particolare all’uso del mascherino che fa supporre che la ripresa avvenga dall’interno della cassa armonica della chitarra.
Interessanti anche gli omaggi cinefili: l’inseguimento della cameriera vicino al muro del giardino pubblico cita L’uomo leopardo di Tourneur, mentre la scelta di avere per protagonista un batterista mi fa ricordare Giovane e innocente di Hitchcock.
In questo lavoro Argento non e’ ancora arrivato all'uso deciso dello splatter che caratterizzera’ le sue produzioni seguenti, come nelle due opere precedenti predilige giocare sui toni del thriller d’atmosfera non mettendo mai in scena il delitto.
Ancora più inusuale è l’uso massiccio del registro comico: le caratterizzazioni del detective gay e del colto barbone (Oreste Lionello) per tacere della presenza di Bud Spencer nel classico ruolo alla Bud Spencer, tutto sganassoni e cibo, infingardo: un losco figuro chiamato Dio in quanto diminutivo di Diomede e che avra’ anche il ruolo di deus ex machina.
Grande post importante ricordare e rivitalizzare il cinema italiano oggi fra l'altro sta rivivendo una sorta di second avita grazie all streaming..ma simao ancora indietro oggi in francia esce una nuov aserie siel CSI in anteprima mondiale..siamo indietro!
Scritto da: Film streaming | 25 giugno 2009 a 11:47
Non e' uno dei migliori film di Dario Argento ma comunque e' da vedere sicuramente.
Scritto da: roy | 26 giugno 2009 a 08:13