Randy “the ram” e’ un wrestler di mezz’eta’ che cerca di rinverdire i fasti degli anni’ 80 attraverso squallidi incontri che sono solo l’ombra del suo glorioso passato fino a quando un problema cardiaco lo costringera’ a riflettere sulla sua esistenza..
La faccia triste dell’America si incarna in corpi sfatti, esibiti e doloranti, unico mezzo per sopravvivere a una vita di fallimenti e successi ormai appassiti.
C’e’ lo spettro della mezza eta’ ad incombere su Randy e su Cassidy, il suo alter ego femminile, spogliarellista per necessita’ che sempre piu’ spesso si vede preferire le colleghe piu’ giovani, mentre il vecchio ariete deve convivere di nascosto dal ring, con gli occhiali fino al giorno in cui il suo cuore non gli presenta il conto per una vita sregolata fatta di antidolorifici e anabolizzanti.
Randy cerca di scendere a patti con la sua nuova condizione, ma l’incapacita’ di costruirsi una vita fuori dal ring lo riporta al mondo del wrestler, sport (?) assurdo dove tutto e’ fasullo e iperbolico, pantomima cruenta dell’eterno scontro tra bene e male tanto da prestarsi a una rilettura sarcastica di alcune battute di The passion di Mel Gibson.
Con uno stile che sembra isprarsi al Dogma , soprattutto nell’uso della telecamera a mano, il regista ci racconta la drammatica storia di un individualismo esacerbato che ha il coraggio di vivere fino in fondo la vita che si e’ scelto, in bilico tra patetismo ed eroismo. La figura di Randy “the ram” si intreccia con quella di Mickey Rourke, l’attore che lo interpreta, fenice che ha saputo risorgere dalle ceneri di talenti e bellezza gettati al vento.
Ciao Ava,
l'ho visto.
E mi è piaciuto. Forse proprio per la sua alta dose di realismo umano ed angosciante ineluttabilità.
A presto
Scritto da: Echidna Argenteo loco | 19 marzo 2009 a 09:28
Strazianre desolato
Scritto da: alp | 02 aprile 2009 a 20:44
"questo è l'unico modo dove non mi faccio del male"
Scritto da: spider | 17 aprile 2009 a 11:33