Torna la coppia di Titanic (e c’e' pure Katy Bates): dopo aver rappresentato il grande amore romantico, la Winslet e DiCaprio mettono in scena le frustrazioni di un matrimonio degli anni’ 50, problemi matrimoniali che superano le contingenze del periodo, tanto che mi son ritrovata a pensare che forse anche Jack e Rose, se avessero coronato il loro sogno d’amore si sarebbero ritrovati a cercare di conciliare le ambizioni personali con la vita di coppia. Certamente gli States conformisti degli anni’50 sono la cornice ideale per sottolineare il conflitto interno alla coppia e il loro rapporto con gli altri, le reazioni degli amici al progetto dei Wheeler di partire per l’Europa sono impagabili: l’invidia mal celata quando il sogno sembra realizzabile e il sollievo manifesto (e manifestato) quando Frank decide di rinunciare per concretizzare la sua carriera all’interno dell’azienda.
Per atmosfere e temi Revolutionary road richiama un serial di successo, Mad Man e quel che sconvolge di entrambi e’ la capacita’ di mostrare l’altra faccia del sogno americano (angosciosa l’andata al lavoro di DiCaprio, uomo in grigio omologato alla fiumana dei suoi simili) e far crollare miseramente quel detto che la fine degli anni’50 e i primi ‘60 rappresentano l’innocenza dell’America.
La prova di Kate Winselt e’ superlativa: se la dimostrazione che un’ottima attrice sa essere sia bella che brutta, qui la Winslet passa dall’avere il fascino pericoloso di una femme fatale ad essere una donnetta distrutta moralmente che cede alla sciatteria, ma ovviamente l’Academy, da sempre piu’ attratta dalle recitazione fortemente caratterizzate fisicamente, l’ha premiata per The reader.
anche a me Kate W. è piaciuta più qua, lì era lei che teneva il film e senza lei "the reader" non sarebbe valso molto, qua lei è grande in un grande film, in cui il sogno americano scivola senza tanti clamori nell'incubo; e il "matto" che dice le cose più vere è inquietante, sembra il grillo parlante, e può dirle perchè è matto, e chi poi le dice e/o le pensa impazzisce.
Scritto da: Francesco | 16 marzo 2009 a 21:41
asfittico
Scritto da: alp | 02 aprile 2009 a 20:45
un film meraviglioso e disperante.
Lei offre una prova letteralmente monumentale
Scritto da: spider | 17 aprile 2009 a 11:44