A pochi giorno da Natale Ray viene abbandonata dal marito, giocatore incallito che e’ fuggito con con tutti i soldi di casa. Mentre ricerca il marito la donna conosce Lila, una ragazza mohawk che fa contrabbando tra Canada e Usa sfruttando la sovranita’ del territorio indiano. Ray inizialmente viene coinvolta nei traffici di Lila suo malgrado ma poi trovera’ nel trasporto di immigrati clandestini una facile risposta ai suoi problemi economici..
Opera prima, Premio della Giuria del Sundance, con il forte placet di Tarantino, nonche’ vincitrice del nostro Courmayeur Noir in Festival, la pellicola di Courtney Hunt e’ un thriller anomalo, di rara finezza psicologica e tensione emotiva.
Nei suoi 97 minuti , il film riesce a descrivere i rapporti sempre contraddittori tra popolazioni diverse: per Lila Ray all’inizio non e’ altro che una bianca da sfruttare per sfuggire ai controlli della polizia.
Ray e’ una donna che lotta per sopravvivere con un lavoro part-time, due figli e un marito a cui aveva gia’ sparato in un piede perche’ si era giocato i soldi della spesa ed ora e’ fuggito con la caparra per la casa dei sogni: una villetta prefabbricata ma ben isolata dove i tubi resistono alle temperature polari della zona.
Le due donne, compari per caso, scoprono di avere ben presto molto in comune: anche Lila e’ senza un uomo perche’ vedova ed e' madre, ma il figlio di un anno e’ cresciuto dalla suocera perche’ la ragazza non e’ ben vista all’interno della comunità.
Inquietante, soprattutto in notturna, la grande distesa ghiacciata del fiume San Lorenzo, metafora di un mondo indifferente alle sorti degli altri: Ray e’ circondata da creditori pronti a portare via la merce se non vengono pagati e il datore di lavoro o la collega sono completamente apatici verso la donna, come la comunita’ Mohawk lo e’ nei confronti di Lila a cui e’ stato tolto il bambino e che finisce per essere espulsa dalla comunita’.
Appunto climatologico: il primo quarto d’ora puo’ essere davvero sconvolgente vendendo la Dodge Spirit filare sul ghiaccio senza mai sbandare con le sue ruote da neve, soprattutto se ci si ricorda la propria inabilità di due mesi fa nel percorrere le nostre strade ricoperte da comuni nevicate che ormai reputiamo eccezionali.
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