Il guaio di questo film e’ sostanzialmente un anno, il 1941.
Luhrmann ha la necessita’ di iniziare ila pellicola con quel bel 1939 scritto in sovrimpressione che rimanda chiaramente all’uscita dei due film feticcio a cui la sua opera si ispira, Via col vento di cui vuole ricreare il clima epico sentimentale e Il mago di OZ, vero punto di riferimento per Australia, con la celeberrima Somewhere over the rainbow arrangiata in tutte le salse.
La parte di film che inizia nel 1939, cioe’ l’arrivo dalla brumosa Inghilterra di Sarah Ashley (plausi eterni a Luhrmann per l’innata capacita’ di rendere sempre al meglio la Kidman, qui adorabilmente simpatica) e la difficolta’ dell’altezzosa lady ad inserirsi nella rozza Australia, le scintille con l’indomabile Drover e la folle corsa con la mandria, questa prima parte dicevo e’ ottima e se il film si fosse concluso con il coronamento d’amore tra Mrs Boss e Drover saremmo qui ad esaltare l’ennesima prova dell’abilita’ del regista di creare ottimi film mescolando suggestioni del cinema del passato: impossibile non citare l’entrata in scena di Drover con un dettaglio degli occhi chiaro omaggio ai western di Sergio Leone e alla sua icona Clint Eastwood.
Purtroppo il progetto di Luhrmann e’ piu’ ambizioso e vuole assolutamente raccontare il bombardamento di Darwin del 19 febbraio 1942, dopo che l’attacco di Pearl Harbour ha scatenato la seconda Guerra Mondiale nel Pacifico, resta dunque quel buco di 12 mesi da riempire attraverso la storia di un grande amore che si va logorando, ma il pubblico ha gia’ avuto la sua dose piu’ che soddisfacente di scontri tra i due sessi e a fatica segue le dinamiche di una famiglia cosi’ eterogenea, lei lady inglese, lui mandriano che si prendono cura di un piccolo aborigeno che vuole mantenere il legame con la sua cultura. Il buon senso avrebbe imposto una cesura o un salto temporale perche’ la composizione del film e’ gia’ azzardata di suo mettendo il momento tragico dopo il coronamento d’amore e anche se le scene del bombardamento sono ben fatte, la suspance intorno alla presunta morte di uno dei tre protagonisti regge, il bello del film si raccoglie tutto intorno a quel meraviglioso 1939.
ecco ti aspettavo al varco :-)
Magrelli, ieri sera a hollywood party ne ha detto tutto il peggio. Tu sei un po' più buona e, soprattutto, l'hai definita "adorabilmente simpatica" (LEI). Questo si che è un avvenimento Ava.
Al contrario di Magrelli, che s'è limitato a definire il film bruttissimo, tu hai scritto una recensione non ottima ma, adesso che si torna ai voti a scuola, da 10 e lode!
Scritto da: passim | 03 febbraio 2009 a 17:54
veramente parlai ben di Ella anche in Moulin Rouge!, Luhrmann indubbiamente la valorizza sempre al meglio ma non pensare che mi sia ricreduta in toto sulla tua amata Nicolina, eh!
grazie per il voto, mio unico maestro ;)))
Scritto da: ava | 04 febbraio 2009 a 12:54
Il film non è malaccio...
Scritto da: Echidna Argenteo loco | 05 febbraio 2009 a 19:39
Lo so, lo so che in cattiveria non ti batte nessuno. Solo il Kattivo Maroni
:-)
Scritto da: passim | 06 febbraio 2009 a 14:16