Il giovane rampollo di una nobile famiglia inglese torna al castello avito portando da Montecarlo un’ingombrante sorpresa: la maliarda moglie americana dal passato burrascoso..
Per la serie debbo fidarmi esclusivamente del mio istinto va detto che i trailer de Un matrimonio all’ inglese non mi avevano entusiasmato e me lo sarei peso volentieri ma le critiche piu’ che buone e l’assoluta mancanza di alternativa del periodo post-natalizio, mi hanno portato a vedere questa pellicola che mi ha decisamente annoiato: se e’ indubbiamente ottima la ricostruzione storica, se e’ intelligente e graffiante il plot scritto da uno dei maestri della commedia inglese del XX secolo, Noel Coward, la sagacia delle battute si perde in un’eccessiva ridondanza stilistica (le innumerevoli immagini riflesse in ogni dove, dagli specchi ai pomelli delle porte!) e soprattutto non funziona l’amalgama tra la partitura comica e il lato tragico dei personaggi della disinibita moglie americana e il suo disperato suocero: se il regista, Stephan Elliott, ha detto che la commedia va dosata come una spezia e non come una salsa, perche’ ha rovinato la ricetta con densi e noiosi pistolotti sull’ammmore e la condizione umana?
Sopravvalutato.
cavolo! prima volta in disaccordo!!! io l'ho trovato godibile, con dei bravi protagonisti e finalmente DEI DIALOGHI! quasi scomparsi nei film ultimamente!!!tra l'altro dialoghi arguti. certo ha sbrodolato un po' nel finale...ma chi non lo fa oggi giorno! non sarà il fim dell'anno ma mi ha regalato un'ora e mezza di leggerezza. e bravi gli attori. non me lo sarei aspettata da una che viene da "settimo cielo"!!!!
mi sono proprio sbagliata! ho perso il senso critico? sono preoccupata! se ne potrebbe parlare in radio!???? baci
Scritto da: monica | 20 gennaio 2009 a 16:56
stucchevole
Scritto da: alp | 31 gennaio 2009 a 14:45