Italia 1983. Nello, un sindacalista dalle idee troppo liberiste per il partito comunista di allora viene confinato alla direzione di una delle prime cooperative che impiega persone affette da disagio mentale dopo la apertura dei manicomi decretata dalla legge Basaglia del 1978.
Nello si butta anima e corpo nella nuova iniziativa trasformando la cooperativa da pura attivita’ assistenziale in una vera e propria impresa competitiva sul mercato..
Ispirata a storie vere di cooperative nate in seguito alla legge 180, la commedia riesce a trovare un difficilissimo equilibrio trattando un tema cosi’ insidioso senza mai cadere nel pietismo, rischiando forse qualche svarione nel versante opposto della carineria e nel buonismo, ma nel complesso la vicenda coinvolge lo spettatore ponendolo di fronte a un problema molto spesso rimosso come quello del disagio psichico. Il tema viene affrontato dal regista con molta umanita’ , con uno sguardo egalitario verso tutti i protagonisti del film mettendo in scena anche “la follia” di Nello, ossessionato dal proprio lavoro, del Professor Del Vecchio, incapace di cambiare il proprio punto di vista dogmatico sulla malattia mentale curabile solo con massicce dosi di calmanti e il folle entusiasmo basagliano del giovane dottor Furlan.
Interessante anche la ricostruzione di un certo mondo comunista dei primi anni’80, prima che tutto fosse appiattito dallo yuppismo.
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