Per la regola, quasi sempre infallibile che un film si giudica dai primi dieci minuti, questo musical ispirato alla canzoni degli Abba dovrebbe essere mediocre e zuccherino; questa e’ la prima impressione data da quel mare greco troppo luccicante, quella luce serotina che illumina coi raggi dorati il volto della insopportabile Sofi, che mi e’ stata indigesta per tutto il film e che sembra recitare in una pellicola di Branagh tratta da Shakespeare dove gli attori si confrontano con il sommo bardo scandendo i suoi versi in una imitazione della piu’ becera ginnastica facciale.
Gia’ rassegnata a due ore di noia assoluta mi sono ritrovata a divertirmi con l’entrata in scena di Meryl Streep e delle sue amiche e ho pensato che il film se non altro rispecchiava lo spirito degli Abba, un misto di romanticismo, molto kitsch e una vena di follia che ha decretato il successo planetario del gruppo svedese.
Arrivata alla fine della proiezione mi sono resa conto di aver visto una delle cose piu’ eversive degli ultimi anni: non importa chi sia il padre di Sofi, la fanciulla e il suo ragazzo invece di sposarsi ventenni se n vanno in giro per il mondo, uno dei padri si scopre gay.. insomma una pellicola ben lontana dai precetti moralisti di questi ultimi anni che esaltano la famiglia!
Come se non bastasse il balletto finale vede un sex symbol come Pierce Brosnan prendersi in giro ballando in un’assurda tuta anni ‘70 attillata sulla ventrazza e con la gamba a zampa, esattamente con lo stesso spirito goliardico che anima un’icona del cinema contemporaneo come Meryl Streep, assolutamente favolosa nel canto.
Un flm davvero sorprendente per leggerezza e intelligenza, con un unico, gravissimo difetto: tra le grandi hit degli Abba che compongono la colonna sonora manca Fernando!!!
Secondo me, gli unici difetti che ha sono Pierce Brosnan che di voce ne ha un po' troppo poca e l'antipatia di sofi e del suo ragazzo.
Scritto da: ... | 26 febbraio 2009 a 19:25